Why always us, Messi?”: umano con le altre e alieno contro il Milan

L'esultanza di Messi dopo l'1-0
L’esultanza di Messi

Chiamiamola congiunzione astrale, sfortuna, caso, destino. Qualunque sia il suo volto, c’è un meccanismo subdolo che riesce a complicare tutto, quando si tratta di Milan. Come se qualcuno volesse mettere sempre alla prova i rossoneri, costretti spesso alle sfide più difficili, in condizioni avverse e svantaggiose. Fa parte tutto di un disegno prestabilito o è semplicemente frutto della lotteria della vita? Chissà.

Certo è che molti, moltissimi tifosi del Milan, al momento dei sorteggi di Nyon di qualche mese fa, saranno scoppiati in sussulti meravigliati, nello stile di “ma il Barça dovevamo pescarlo proprio noi, di nuovo?”. E da lì giù con le imprecazioni facili contro la solita sfiga, bersaglio troppo facile da mirare quando bisogna prendersela con qualcuno.

Nella gara d’andata, però, San Siro ha iniziato a credere davvero nell’impresa di battere i più forti d’Europa, scesi dal loro piedistallo e incapaci di risalirci per tutti i 90′. Ma al Camp Nou l’incantesimo che aveva immobilizzato Messi e compagni si è spezzato. La pulce è tornata sul suo pianeta, rispolverando tutte le sue doti “extra”. Doccia gelida per il Milan, che ha visto nascere e morire la sua dolce illusione senza riuscire a salvarla.

Eppure, quello stesso Messi che ha fatto girare la testa ai milanisti, dov’era quando i suoi compagni incassavano i colpi del Bayern? E contro il Psg, quando ha espresso neppure il 50% delle sue qualità? Com’è possibile che il giocatore migliore del mondo abbia guardato, contro i tedeschi, la sua squadra che si arrendeva ai suoi avversari senza riuscire ad incidere neppure in minima parte? Perché l’estro “fatale”, quello che sembra divino per quanto è perfetto, si è ottimizzato soltanto con Allegri e la sua truppa?

Probabilmente è una semplice coincidenza amara, o forse il fascino del Milan costringe tutti i suoi avversari a spingere sull’acceleratore perché inconsciamente sanno di doverci mettere quel quid in più per battere una delle squadre più forti al mondo. A noi piace credere che sia così…

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