Paloschi deve ancora aspettare, nuova comproprietà col Chievo. Non poteva rimpiazzare Pazzini?

Chievo Verona-Modena coppa ItaliaNella frenetica giornata odierna di incontri in Via Turati, che hanno portato nella sede del Milan, tra gli altri, il ds del Genoa Rino Foschi e Mino Raiola (quest’ultimo per discutere della situazione di Robinho e Niang), c’è stato spazio e tempo anche per Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona. Oggetto dell’incontro, piuttosto breve, con Adriano Galliani, avvenuto intorno alle 15.30, è stata la comproprietà di Alberto Paloschi. Ebbene, secondo quanto rivelato da Sky Sport, i club avrebbero rinnovato la compartecipazione a favore dei clivensi, che dunque potranno contare sul centravanti di Chiari anche per la stagione 2013/2014.

Sarà questa la terza annata dell’Under 21 alla corte di Campedelli, alla quale ha sempre dato un importante contributo per la permanenza dei gialloblu nella massima serie, autore di quindici gol in poco più di cinquanta partite, molte delle quali subentrando dalla panchina, dimostrando di essere un attaccante in grado di farsi trovare pronto anche per pochi scampoli di gara. Anche per tale motivo, qualcuno aveva ipotizzato che, in questo mercato estivo, il prodotto del vivaio rossonero potesse fare rientro alla casa madre in virtù dell’infortunio che terrà fuori Pazzini almeno fino alla fine di ottobre; Paloschi ha caratteristiche molto simili a quelle del Pazzo e sarebbe stato un perfetto sostituto, anche dal punto di vista economico, per sopperire all’assenza del centravanti toscano.

Evidentemente, però, l’ex Parma e Genoa ha preferito continuare il suo percorso di crescita nella città di Romeo e Giulietta, posto ideale per la maturazione di un calciatore, con una società seria sempre in grado di salvarsi con tranquillità ed un ambiente ben diverso da quello meneghino dove avrebbe dovuto “sostituire” un bomber da sedici gol in stagione, con tutte le pressioni annesse e connesse. Appuntamento rimandato al prossimo anno, magari quello buono per garantirsi un posto fisso nella squadra che lo ha visto crescere.

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