Ultima settimana di campionato piena di spunti, ora testa a Siena!

BORSINOSi chiude con la partita più importante della stagione, quella che deciderà se il Milan prenderà parte alla fase preliminare della prossima Champions League, un’ultima settimana di campionato carica di tensioni. Molti di questi nervosismi si sarebbero potuti evitare se domenica scorsa i ragazzi di Allegri fossero riusciti a superare la Roma in quel di San Siro, il che si sarebbe potuto più facilmente verificare se Muntari non avesse perso la testa. Con la qualificazione per i preliminari in tasca con una settimana di anticipo, infatti, il clima in casa milanista sarebbe stato certamente più sereno e le pur numerose voci sul futuro di Allegri sarebbero state affrontate e recepite dallo spogliatoio con una calma senza dubbio maggiore. Invece, oggi come nel 2009, la Roma ci ha rovinato la festa, anche se sarebbe meglio dire che ce la siamo rovinata da soli, aprendo a una settimana di tensioni che può essere definitivamente spazzata via solo da una vittoria in una partita che deve essere affrontata come una finale. IN RIBASSO.

Se la momentanea mancata qualificazione ai preliminari di Champions è stata all’origine dei tanti momenti di nervosismo della settimana, c’è da dire che l’atteggiamento di Silvio Berlusconi nella gestione della questione allenatore non ha certamente contribuito a rasserenare gli animi. L’annunciata e poi smentita presenza all’ultimo allenamento rossonero prima della trasferta in terra toscana e la battuta rilasciata dal patron milanista in merito a un presunto trasferimento di Allegri alla Roma, per quanto di battuta si possa trattare, hanno sollevato un vero e proprio polverone. Gli impegni personali che hanno impedito a Berlusconi di giungere a Milanello, le numerose voci sul futuro di Max lontano da via Turati e, infine, l’ultima battuta dell’ex premier hanno tutto l’effetto di chi ormai ha deciso di cambiare allenatore. Tuttavia, il problema non è stato questo, bensì il fatto che notizie di tale portata dovevano essere messe da parte per questa settimana, dovevano essere rinviate a lunedì, perché in tal modo si è creata una situazione incandescente in uno spogliatoio che doveva concentrarsi esclusivamente sulla trasferta senese. IN RIBASSO.

Anche da qui sono scaturite le due liti che hanno incendiato l’ambiente rossonero nei giorni precedenti, quelle tra Allegri e Robinho e tra Yepes e Ambrosini. Pur rientrate nella norma quasi subito, questi piccoli screzi, per di più alla presenza di pubblico, hanno chiaramente dimostrato che la tensione a Milanello ha raggiunto picchi abbastanza elevati. Episodi poco piacevoli che potrebbero avere delle ripercussioni negative sulla prestazione di Siena. Speriamo di no, ovviamente. Anzi, auguriamoci che questo nervosismo sia positivo per una formazione che non vede l’ora di scendere in campo, battere il Siena e conquistare la Champions. Anche se certamente la preparazione alla trasferta toscana non è certamente stata delle migliori. IN RIBASSO.

A tutto questo si aggiungano gli strascichi dei cori razzisti dei tifosi della Roma nei confronti di Balotelli nel posticipo di domenica scorsa, che hanno causato l’interruzione momentanea della partita e la reazione dello stesso attaccante rossonero, che ha fatto sapere di avere l’intenzione di abbandonare il campo se tali episodi dovessero ripetersi nelle prossime partite, a partire da quella di stasera. Ad alimentare ancora di più le tensioni ci hanno pensato Zeman, che ha evidenziato come i fischi siano rivolti a Balo a causa dei suoi atteggiamenti sbagliati e non del colore della pelle, e il Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, che ha sottolineato che nel caso in cui l’attaccante della Nazionale dovesse abbandonare il campo sarebbe ritenuto espulso. Due interventi poco consoni in questo momento, secondo il parere di chi scrive, e che potevano essere evitati, visto lo stato di tensione che queste vicende stanno creando nel mondo del pallone. IN RIBASSO.

Insomma, a poche ore dall’inizio del match di Siena, dopo aver analizzato quanto successo in questi giorni, non possiamo che concludere che il Milan non abbia preparato nel migliore dei modi l’appuntamento più importante della stagione, attraverso una settimana carica di tensioni che, tuttavia, potrebbero essere spazzate letteralmente via da una vittoria, che è l’unica cosa che tutti i rossoneri si augurano!

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