Tasso: “Il bilancio aveva bisogno delle cessioni di Ibra e Thiago”

allegri tassottiMauro Tassotti è da molto in rossonero e ha vissuto tante stagioni sia da giocatore che da secondo allenatore. L’ex terzino ha rilasciato una lunga intervista al mensile rossonero “Forza Milan” dove ha ricordato le stagioni con Sacchi, allenatore che l’ha definitivamente lanciato come titolare.

Sacchi ha rivoluzionato il calcio italiano: “L’aspetto veramente speciale fu il modo in cui arrivò, cioè giocando un tipo di calcio assolutamente nuovo per l’Italia, molto aggressivo. Sacchi ci ha dato una certa mentalità di lavoro: i primi mesi sono stati faticosi e difficili, lui ci chiedeva tanto sotto il profilo dell’attenzione e dell’impegno, con due ore di lavoro vero e intenso ad ogni seduta, l’approccio è stato piuttosto forte. Il nuovo tecnico ci aveva chiamati uno ad uno quando eravamo ancora in vacanza, chiedendoci di svolgere un certo tipo di lavoro durante il periodo di riposo. A me una cosa del genere non era mai capitata prima. Già da questo aspetto capimmo che c’erano grosse novità in arrivo. Anche l’approccio del club e del gruppo Fininvest fu diverso. Scelsero gli uomini con grande attenzione, la decisione di affidare la squadra a Sacchi fu meditata a lungo, probabilmente Arrigo e la sua mentalità rappresentavano l’ideale per loro”. 

L’attuale vice di Allegri parla anche dell’inizio difficile di questa stagione: “Ci sono momenti in cui vanno prese decisioni forti , la società l’ha fatto l’anno scorso dando via i due giocatori più bravi perché il bilancio ne aveva bisogno. Vedere partire Ibrahimovic e Thiago Silva non è stato facile per nessuno e all’inizio la squadra ne ha risentito. Questa è stata una stagione particolare, comunque qualche mattone l’abbiamo messo, è chiaro che non è facile contrastare società come il Bayern, che ha la possibilità di investire un sacco di soldi”.

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