Boateng: c’è il piano per la cessione. Diamanti da prendere subito. El Shaarawy per soldi più Tevez? Non esiste proprio

D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)
D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)

La permanenza in panchina di Allegri ha dato ufficialmente il via al mercato del Milan. La cena di Arcore è servita per ascoltare le richieste del presidente e ricevere una conferma, fragile e a scadenza. A Villa San Martino si è parlato soprattutto di gioco e modulo, ma anche di mercato: cessioni, prima degli acquisti. Nei piani rossoneri non c’è nessuna intenzione di cedere pezzi pregiati a differenza dell’estate scorsa, quando c’erano state le rassicurazioni a parole sulla permanenza di Ibra e Thiago Silva, salvo poi, qualche giorno dopo il raduno, essere completamente smentite nei fatti. Adesso però c’è un bilancio sano, in ordine e quasi in pareggio: c’è un Milan che l’anno prossimo vuole puntare a competere per lo scudetto. I giovani campioni della rosa non verranno sacrificati, il progetto per ritornare competitivi è appena cominciato: El Shaarawy, per essere chiari, rimarrà sicuramente. Non è mai stato in discussione, nonostante l’ultima mossa del City di inserire nella “presunta” trattativa il nome di Carlitos Tevez.

C’è chi è invece vicino ad una partenza, se vogliamo clamorosa. Ma per non così dolorosa. Si tratta di Kevin-Prince Boateng (al momento si sta allenando in vacanza ad Ibiza), che il Milan sarebbe disposto a sacrificare. Venerdì scorso in via Turati c’è stato un importante incontro con il suo procuratore: è stato chiesto il rinnovo (il suo contratto scade nel 2014), gli è stato risposto che l’addio è vicino. Per il giocatore una notizia inaspettata, per i rossoneri una decisione presa. Piace in Premier, lo vuole il Chelsea ma c’è anche il Monaco. Le possibilità che rimanga sono minime, vicine al 15-20%. Al suo posto arriverebbe Diamanti dal Bologna, un trequartista azzeccato e che prenderei volentieri: 30 anni ma non sentirli, soprattutto esperienza ed un mancino chirurgico, che in campionato fa la differenza e garantirebbe punti preziosi. Italiano e costa 10 milioni: l’investimento merita.

Per il resto i principali movimenti si stanno verificando a centrocampo: preso Poli, mancano solo i dettagli, ad un passo Kucka, dopo che l’affare si era decisamente raffreddato nelle scorse settimane. In mediana ci sarà una rivoluzione, complice un addio dolorosissimo e storico come quello di Ambrosini: troppo forte il richiamo del West Ham, l’esperienza giusta per chiudere all’estero una grande carriera. Anche perché Galliani non si è ancora fatto sentire per il rinnovo. In difesa serve un terzino per completare numericamente il reparto: Antonini l’anno prossimo andrà altrove.

Ed infine occhio all’attacco: non credo proprio che Petagna rimanga, gli verrà chiesto di farsi le ossa in un’altra squadra, forse di Serie A (potrebbe e dovrebbe rientrare nella trattativa con il Genoa per Kucka), quindi servirà un vice-Pazzini momentaneo. Nessun grande nome, né Robinho né Bojan, bensì un’occasione. Speriamo Zaza. E poi c’è il trequartista, tra un ritorno possibile di Kakà ad un nome nuovo. Con la certezza di un Saponara in più.

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