Adesso Emanuelson può rimanere, ma senza garanzie: ecco perché

Urby_Emanuelson_2470136kIntercettato quest’oggi dai cronisti all’ingresso in Lega Calcio (c’erano anche i nostri microfoni), Adriano Galliani ha trattato vari temi legati al mercato; dopo aver fatto spallucce sui capitoli Tevez e Honda, il plenipotenziario rossonero ha trattato l’argomento relativo ad Urby Emanuelson, giocatore che tutti credevano nella lista dei “sacrificabili”.

Le parole dell’ad, tuttavia, hanno sparigliato le carte, visto che ha candidamente ha affermato: “Emanuelson molto probabilmente resta con noi. Se non c’è una buona offerta rimane“. L’esterno olandese, passato a gennaio agli inglesi del Fulham per trovare maggiore spazio, non è stato riscattato dal club del West London ed è dunque ritornato alla casa madre. Resta da capire, ora, come si potrebbe conciliare l’olandese con Massimiliano Allegri, che, dopo la stagione ’11/’12 da titolare, lo aveva relegato spesso e volentieri in panchina nello scorso campionato, dimostrando di non considerarlo un elemento fondamentale del suo scacchiere tattico. Il nativo di Amsterdam, nel nuovo modulo varato dalla società di Via Turati, potrebbe giocare solo come mezzala sinistra, un ruolo che di certo non gli calza a pennello, a meno che il mister livornese non tenti di riportarlo agli albori della sua carriera, schierandolo come terzino sinistro, come avveniva all’Ajax. Le dichiarazioni di Galliani sono probabilmente frutto della mancanza di offerte pervenute per ora negli uffici di Via Turati per il nazionale Orange, verso il quale c’è stato solo un timido interessamento del Torino, che lo considererebbe funzionale al gioco di Giampiero Ventura, che fa degli esterni il suo punto di forza; nulla però di concreto, almeno ad oggi, dal club del presidente Urbano Cairo, nè tantomeno giungono dichiarazioni dal giocatore o dal suo entourage riguardo possibili scenari futuri.

Restano, dunque, le parole di Galliani, che non ha chiuso le porte alla permanenza in rossonero di Urby, magari sfruttando il ritiro estivo per integrarlo al meglio nel sistema di gioco che Allegri sta preparando per la prossima stagione. Parole, che, però, difficilmente si tramuteranno in realtà; il giocatore non rientra nei piani per le prossime stagioni e, non appena qualcuno busserà alla porta con un’offerta quantomeno accettabile, il Milan non si farà molti scrupoli a lasciarlo emigrare verso altre mete.

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