SM ESCLUSIVO/ Dolcetti: “La sconfitta fa ancora male, ma da Galliani sono arrivati complimenti. Vi spiego il mio nuovo ruolo…”

DolcettiSorridente, tranquillo e con le idee chiare: è questo lo stato d’animo di Aldo Dolcetti, all’indomani della sua ultima conferenza stampa come allenatore della Primavera del Milan. Lo incontriamo oggi in un autogrill vicino a Milano e il Mister, gentile e disponibile come sempre, concede in esclusiva per SpazioMilan.it un’intervista speciale, dove ci spiega il progetto futuro del settore giovanile rossonero ed annuncia, con precisione, la nuova carica che andrà a ricoprire.

Mister Dolcetti, cominciamo dal passaggio di consegne sulla panchina della Primavera del Milan: è ufficiale, tocca ad Inzaghi…
“L’annuncio ufficiale di Inzaghi come allenatore della Primavera non fa altro che confermare la scelta che in società era chiara da tempo. Non ho da fare nessun in bocca al lupo particolare a Pippo, ci siamo sentiti al telefono poco fa e adesso è necessario che pensi alle finali scudetto dei suoi Allievi Nazionali. Comunque ha tutte le carte in regola, visto il buon operato di quest’anno, per fare grandi cose l’anno prossimo”.

Lo 0-1 di ieri nella semifinale-scudetto contro l’Atalanta è ancora fresco e brucia ancora: quali sono le sue valutazione al risveglio dopo il ko maturato allo stadio “Barbetti” di Gubbio?
“La sconfitta di ieri fa ancora male, c’è grande rammarico per un risultato che non meritavamo: abbiamo creato più del doppio delle palle gol dell’Atalanta, non abbiamo sfruttato le nostre occasioni e siamo stati puniti dopo un nostro errore. Il pallino del gioco però l’abbiamo sempre avuto noi, soprattutto nel primo tempo; nella ripresa invece siamo calati. A differenza di molte squadre che hanno pensato a difendersi prima che attaccare, noi nella Final Eight abbiamo sempre proposto gioco: il lavoro dei ragazzi non si deve basare solo sul risultato finale, ma anche e soprattutto su tutto il resto. In Italia abbiamo una mentalità sbagliata sotto questo aspetto”.

In conferenza stampa ha esaltato Lora, ma qual è il suo giudizio finale circa il gruppo che ha appena lasciato?
“Lora è il giocatore perfetto per un allenatore, per carisma, attenzione e voglia di fare. Tutto il gruppo merita applausi perché ha regalato brividi ed emozioni fino alla fine, normale che poi all’interno di una rosa ci siano diversi caratteri, ma nessuno incompatibile con gli altri. Questi ragazzi hanno margini di miglioramento, tutti, e in questa stagione non hanno mai mollato, chi più chi meno”.

Dall’anno prossimo nuovo ruolo, ma sempre Milan nella testa e nel cuore…
“Facciamo chiarezza sul mio ruolo, visto che vedo che c’è molta imprecisione e confusione in giro: dall’anno prossimo saró coordinatore dell’area tecnica del settore giovanile del Milan. Curerò i rapporti con i diversi allenatori di Prima Squadra, Primavera, Allievi e Giovanissimi in particolare: sarà un lavoro senza giacca e cravatta, teorico e pratico sul campo”.

Galliani si è fatto sentire in questi giorni?
“Ieri sera Galliani mi ha chiamato e ha fatto i complimenti a nome della società alla squadra per la prestazione e la stagione: è stato un gesto molto importante e significativo. Il settore giovanile del Milan si sta evolvendo e punta ad avere un’unica idea, gioco e filosofia di calcio, da insegnare fin dai bambini”.

Infine, cosa ne pensa della conferma di Massimiliano Allegri?
“Sono contento per la conferma di Allegri, è stata una scelta logica. Per me sarà un vantaggio collaborare insieme perchè lo conosco bene, il suo lavoro sul campo non è stato per niente indifferente e ha dimostrato di essere all’altezza”.

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