Thiago Silva: “Tornerò al Milan, sognavo di diventare capitano. Allegri? Giusto confermarlo, il Milan è una famiglia. E su Balo…”

thiago silva psgDal giorno in cui è andato via niente più è stato come prima. L’annata travagliata del Milan, però, ha distolto l’attenzione da chi non c’era più, perché era troppo importante concentrare le forze in chi era rimasto e indossava la maglia rossonera ogni domenica, con la consapevolezza che quei valori enormi volati in Francia potevano essere sostituiti solo con il cuore e tantissima umiltà. Ma, se il distacco da Ibra è stato accettato più velocemente, quello da Thiago Silva tormenta ancora i ricordi dei tifosi del Milan. E, forse, non lascia in pace neppure il brasiliano. E’ un sentirsi soli a metà. Il Milan da una parte, lui da un’altra. E non è una questione meramente tecnica. Parliamo di sentimenti, di una “storia” spezzata prematuramente, senza una vera fine che la aspettasse al traguardo. Ma, a volte ritornano. Non oggi, né domani, ma tra qualche tempo forse sì. Lo dice Thiago Silva in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Prima o poi…“Un giorno tornerò a giocare nel Milan.  La maglia del Milan è ancora nel mio cuore. Sognavo di diventare capitano. Ho 4 anni di contratto con il Psg, poi vedremo“.

Su Allegri: “E’ stata una scelta saggia la sua conferma. Il Milan è una famiglia, è questa la sua forza. Galliani voleva Allegri, i giocatori hanno difeso Allegri, i tifosi erano con Allegri. Perché cambiare?. Seedorf? Clarence è nato allenatore, ma non è pronto per la panchina. Seedorf ha un percorso da finire da calciatore poi continuerà a vincere da tecnico. L’offerta del Milan credo sia arrivata troppo presto“.

Su Balotelli: “Mario mi piace di brutto. L’ho conosciuto a Milanello e dopo pochi minuti mi aveva già conquistato. La gente deve andare oltre le apparenze e deve imparare a conoscerlo meglio. E’ vero, a volte ha un caratteraccio, ma forse sbaglia per difendersi. Nella mia classifica dei cannonieri più forti del mondo è quarto dopo Messi, Cristiano Ronaldo e Ibra. Ma lui è il più giovane e ha margini di crescita inimmaginabili. Ho già avvertito Scolari: in Brasile-Italia l’avversario da non perdere di vista sarà proprio Balotelli. E con El Shaarawy il Milan ha una coppia d’attacco giovane e micidiale“.

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