SM ESCLUSIVO/ Avv. Zambrini: “Indagine di Napoli: ecco cosa rischiano le società. I giocatori lascino i procuratori incoscienti…”

Stadio-di-San-Siro1L’inchiesta della Procura di Napoli su 41 club italiani non è destinata a dissolversi rapidamente in una bolla di sapone. Anzi, qualora accertate irregolarità nelle compravendite di giocatori, potrebbe innescarsi una reazione a catena, potenzialmente in grado di configurare un nuovo scandalo nel calcio italiano. L’avvocato Cristian Zambrini, esperto di Diritto sportivo, nonché consulente per società sportive e atleti professionisti, invita alla cautela, ma spiega a SpazioMilan.it quali potrebbero essere le ripercussioni dell’indagine.

Avvocato Zambrini, siamo alla vigilia di una bufera?
“Andiamoci coi piedi di piombo, per ora sono solo scattate indagini e perquisizioni. Certo è che si parla di situazioni di squilibri sul piano economico-finanziario, le cui conseguenze potrebbero non limitarsi alle sole ammende”.

Che cosa rischiano le società?
Intanto occorrerà comprendere quali siano gli eventuali vantaggi tratti dai club, dai procuratori e dai giocatori. Se queste indagini metteranno in luce illeciti fiscali i club rischieranno forti ammende e penalizzazioni nel prossimo campionato, configurandosi una violazione dell’articolo 8 del Codice di Giustizia Sportiva, relativo a violazioni in materia gestionale ed economica”.

Dunque, un’altra estate “bollente”?

“E’ presto per dirlo, ma alla luce delle norme restrittive imposte dall’Uefa, il cosiddetto fair play finanziario, sono reati che possono portare fino all’esclusione dalle competizioni europee. Hanno perquisito 41 società, il dato mette in evidenza un rischio di reazione a catena piuttosto pesante sul piano penale, civile e sportivo”.

E i procuratori?
“Per loro il danno arriverà dai giocatori. Qualora fossero accertate responsabilità degli agenti, i calciatori si potrebbe liberare facilmente delle procure”.

Ritiene che ci sia spregiudicatezza nel lavoro degli agenti?

“Più che di spregiudicatezza parlerei di incoscienza. Da tempo sostengo l’opportunità di abolire l’albo degli agenti sportivi, che spesso mostrano lacune sul piano della conoscenza delle norme giuridiche, fiscali e amministrative. Condotte illecite come quelle ipotizzate sono frutto di impreparazione”.

E a chi dovrebbe rivolgersi un calciatore?

“Può sembrare campanilismo, ma da avvocato sono convinto che un atleta debba essere assistito adeguatamente e consigliato nel migliore dei modi sotto ogni profilo, soprattutto dal punto di vista legale”.

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