SM ESCLUSIVO/ Manassero: “La società farà il massimo per costruire un Milan vincente. Contento per Allegri e El92. Sogno un’Olimpiade da protagonista”

MANASSERO 2Giovane e già in vetta. Matteo Manassero non poteva che avere nel proprio DNA anche la fede milanista. Il campione di golf, che a fine maggio ha conquistato il prestigioso BMW PGA Championship sul campo di Wentworth Club, racconta in un’intervista esclusiva a SpazioMilan.it le proprie aspettative, a livello personale e sulla prossima stagione rossonera.

Matteo, com’è nata la passione per il Milan?
Onestamente non me lo ricordo. Ma per essere sincero il golf è la passione più antica che ho”.

Quel è il tuo ricordo più bello legato ai colori rossoneri?
“La vittoria della Champions League del 2007 contro il Liverpool nella finale di Atene”.

Sei sempre stato un sostenitore di Allegri: che cosa ne hai apprezzato di più in queste tre stagioni?
“Come ha saputo reagire ai momenti di difficoltà, tenendo unito lo spogliatoio e portando sul campo tutta la potenza dei suoi giocatori”.

Sei più giovane di Stephan El Shaarawy, simbolo di una squadra “young” che può vincere: ti sarebbe dispiaciuto un suo addio al Milan?
“Sono convinto che giocatori, tecnici e dirigenti facciano parte di un team e che la squadra venga prima di tutto. Stephan mi piace molto come giocatore e spero che resti al Milan. Però è un professionista e capirei se si muovesse per cercare nuovi spazi”.

Quali giocatori porteresti al Milan del prossimo anno?
Nessuno in particolare, sono certo che la società stia facendo il massimo compatibilmente con il momento storico che stiamo vivendo. Detto questo, è bello sognare e mi piacerebbe vedere i più grandi giocatori in maglia rossonera”.

Qualche anno fa Daniele Massaro riuscì ad organizzare l’AC Milan Golf Tour a scopo benefico: ti piacerebbe fare da testimonial ad un’analoga iniziativa di stampo rossonero?
“Mi piacerebbe, ma poco tempo libero mi frena. Da tempo, però, sostengo l’associazione Abeo – Associazione Bambino Emopatico Oncologico, di cui sono testimonial”.

Dopo la vetta dell’European Tour e la conquista del BMW PGA Championship quali obiettivi hai messo nel mirino?
“Anche se non sarà facile, il vero obiettivo è qualificarmi per Ryder Cup 2014”.

Mancano tre anni alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, dove il golf rientrerà nel programma dopo oltre un secolo. Che cosa ti aspetti da quell’esperienza?
“Premesso che dovrò qualificarmi, è un’esperienza che considero straordinaria. Spero di esserci e di viverla da protagonista”.

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