Mercato povero e mancanza di alternative, valorizziamo i nostri giovani patrimoni. A partire da…

Daniele Mariani è nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012: è sua la firma nell’Editoriale della domenica. Conduce “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT). Da settembre 2011 collabora con il Giornale di Vimercate.

D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)
D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)

Nel pieno della preparazione, con all’orizzonte (finalmente) i primi veri impegni stagionali, vorrei non mettere in primo piano il mercato ma concentrarmi su qualche patrimonio rossonero che merita di essere ricordato. Questo perché è necessario concentrarsi su quello che si è e che si ha a disposizione, visto acquisti, trattative e cessioni sostanzialmente ferme, sicuramente povere.

Faccio solo un piccolo inciso sui nomi più importanti in entrata. Honda è ad un passo, la missione russa porterà i suoi frutti ed il trequartista giapponese è pronto ad arrivare al Milan nell’immediato: il compromesso con il CSKA per liberarlo si aggirerà intorno ai 3 milioni di euro, doverosi per fare un investimento coraggioso ed interessante. E’ l’unica soluzione possibile, perché a gennaio 2014 si liberebbe sì a 0, ma non per forza per i rossoneri: ci sono playoff e gironi di Champions da superare (competizione che Honda giocherebbe con la squadra russa rendendone impossibile la partecipazione con un’altra formazione), soprattutto nuove pretendenti potrebbero scoprire le carte, offrire più soldi a club e giocatore e beffare il Milan. No, basta “casi Tevez”. Sono rimasto piacevolmente sorpreso della voce, è e rimarrà solo così, di De Rossi: è vero, mai come quest’anno ha la possibilità di lasciare la Roma, il prezzo del cartellino è anche alla portata (15 milioni di euro) ma l’ingaggio meno, proprio per questo le big d’Europa, appena “annuseranno” la cessione possibile del centrocampista azzurro andranno alla carica senza pietà. Impossibile. Per il resto, Paletta piace ma (fortunatamente) costa troppo e Astori rimane in sospeso. Sul fronte cessioni pochissime nuove, se non che Didac Vilà è ormai un ex: per sbloccare il tassello partenze bisognerà aspettare agosto.

Torniamo a chi non dev’essere inseguito perché già presente in rosa, un rossonero per ruolo da non dimenticare o peggio criticare prima ancora di averlo visto in campo. Gabriel è un grandissimo portiere, una certezza per l’avvenire, un numero 1 affidabile ma non ancora pronto al 100% per motivi anagrafici: in allenamento a Milanello è brillante e reattivo. Gabriel è forte. In difesa prepariamoci ad accogliere (arriverà mercoledì insieme ai Nazionali) e lasciamo crescere Vergara perché ha fatto un Mondiale Under-20 di livello assoluto, dimostrandosi bravo e adatto a ricoprire un ruolo delicato ma fondamentale con velocità, buona tecnica e anima da leader combattente. Può essere un affare. Per il centrocampo parlo di Cristante, il centrocampista di qualità che il Milan quasi non ha (ci sono solo Montolivo e Poli). Può essere un allarme ma è vero: Bryan è la prima riserva, il primo sostituto dei 3 mediani, partendo quasi alla pari con loro per mancanza di alternative. Il centrocampo rossonero non va bene: De Jong, Muntari e (sempre meno) Nocerino non bastano e allora spazio, senza paura, all’ex Primavera. E poi c’è Ricky Saponara che promette grandi cose, non ostacoliamolo.

In attacco mi tengo stretto Niang, ma la sensazione è che l’ipotesi prestito è davvero vicina e concreta. Piace in Premier e il rinnovo di Robinho (speriamo possa far bene, anche se ho forti dubbi), più il nuovo modulo con una punta in meno dell’anno scorso tolgono spazio ad un giovane che ha solo bisogno di giocare spesso. Ma cederlo per “fargli fare le ossa” è una filastrocca dal finale scontato e lontano.

Impostazioni privacy