SaPoli, aria nuova e promettente

milanelloSi sono presentati con tanta, parecchia umiltà e con molta voglia di fare: più navigato Andrea Poli che la Serie A la mastica già da un po’, quasi impaurito Riccardo Saponara, illuminato in conferenza dalla maglia oro e da due occhioni grandi così. In un calcio dove i giovani sono sempre più arrivisti e spocchiosi, interessati per prima cosa al look, alle feste e ai social network, ecco che Andrea e Ricky sembrano quasi usciti da quel calcio che fu, professionisti nell’animo e, ci auguriamo, sul campo.

Tanto si è scritto negli ultimi tempi su Poli: dall’accordo con la Juventus all’approdo in rossonero, dall’anno all’Inter in cui non è stato valorizzato a dovere alla dichiarazione d’amore per i colori rossoneri. E pensare che, sull’altra sponda del Naviglio, si sono affrettati a ricordare quando l’ex Samp dichiarò di esser stato a Madrid per la finale di Champions, nell’anno di grazia 2010, per assecondare una presunta passione nerazzurra. Restando in tema, non sottolineeremo loro che lo stesso Antonio Cassano, presentato dal Parma, ha ricordato come, nonostante la sua non totale professionalità, sia riuscire a vestire le maglie di Real Madrid e Milan. Real e Milan.

A proposito di passioni, chi ha dichiarato fin da subito di essere da sempre fan di Kakà e l’omonimo Saponara: ha colpito davvero la sua trasparenza nel primo giorno di Milan, la sua volontà di mettersi al servizio di Massimiliano Allegri, dal quale non vedeva già l’ora di essere allenato quando chiacchierò con noi di SpazioMilan.it. Sguardo sincero, a tratti spaesato, non ha problemi nel parlare del suo mental coach” alias Roberto Civitarese, che da quattro anni lo motiva e lo aiuta a fare sempre meglio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: serie B da protagonista e finale europea con l’Under 21. In attesa di nuovi movimenti, la trequarti ha già il suo nuovo volto. Che merita fiducia.

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