Superman è nato Superman: analogie con SuperMario, 23 anni oggi – UPDATE/ All’arrivo a Roma: “Spero negli auguri del Papa”

balotelliUPDATE (13.30)/ Ai microfoni di SkySport24 e RaiSport, arrivando a Roma per il ritiro della Nazionale in vista di Italia-Argentina, Mario Balotelli ha parlato dell’incontro di domani con Papa Francesco: “Spero che mi faccia anche lui gli auguri. Cosa dirò al Papa? Glielo dirò a lui… Non sarà più emozionante di una partita di calcio, però la religione è importante, se uno ci crede è una sorta di forza per uno sportivo. I regali più belli? Me li fanno i miei genitori”.

L’elemento fondamentale della filosofia dei supereroi è che abbiamo un supereroe e il suo alter-ego: Batman è di fatto Bruce Wayne, l’Uomo Ragno è di fatto Peter Parker. Ed è questa caratteristica che fa di Superman l’unico nel suo genere. Superman non diventa Superman, Superman è nato Superman, il suo alter-ego è Clark Kent. Gli occhiali, l’abito da lavoro, quello è il costume che Superman indossa per mimetizzarsi tra noi”.

Mario Balotelli è proprio così, come il personaggio dei fumetti a cui s’ispira e descritto in maniera tanto precisa in Kill Bill Vol.2. SuperMario infatti nasce campione e le magliette che indossa, da quella del Lumezzane a quella rossonera, sono il suo costume. Mario resta sempre un campione. La sua natura ė questa. Come ogni supereroe però, Balotelli deve imparare a gestire la sua forza, ma soprattutto deve fare i conti con la sua personale kryptonite.

Un’impresa non semplice, dal momento che la sua più grande debolezza è sempre stata dentro di lui. A tradirlo è stato spesso il suo carattere esplosivo. Tutta la sua energia e potenza non avevano un controllo e il vero avversario molte volte sono stati i suoi nervi più che gli avversari reali in campo. Il suo talento tuttavia ha portato SuperMario a segnare 82 goal tra campionato, coppe e Nazionale e conquistare una Champions, 3 scudetti, una première League oltre ad una coppa Italia,una supercoppa italiana e una coppa d’Inghilterra. Un palmares che non lascia dubbi sulla sua natura di Super. La domanda era se si sarebbe mai adattato alla vita terrestre.

Da gennaio, con l’arrivo al Milan, Balotelli sembra trovare la giusta dimensione e a far convivere il supereroe con il suo altre-ego. Qui Mario può essere sé stesso. Un campione da 11 rigori tirati e segnati, un campione che porta la sua squadra al terzo posto, un punto di riferimento e un trascinatore. La società rossonera e i compagni lasciano che SuperMario faccia quello per cui è nato. Volare con il pallone tra i piedi, segnare, lottare e vincere. La serenità che sembra aver raggiunto con la maglia rossonera gli ha permesso anche di indossare una nuova maglia, quella del ragazzo di 23 anni, che festeggia con gli amici e si regala un porcellino che chiama Super. Domani potrà togliere il costume e tornare ad essere SuperMario, ma per oggi: Buon Compleanno, Mario!

Impostazioni privacy