
Federico, perché il razzismo pare essere sempre più un problema italiano?
“Il razzismo è un problema italiano, in Inghilterra Mario non è mai stato fischiato perché di colore: al City ne ha fatte di cotte e di crude, era tartassato dai tabloid, ma non per motivi di pelle. In Italia non siamo abituati ad avere un italiano di colore, anche se nato a Palermo. E’ uno di noi. In Francia e anche Spagna si sono abituati ad accogliere in squadra giocatori di questo tipo, da noi ancora no. Balotelli ha la straordinaria possibilità di fare da spartiacque nel nostro paese. Negli Stati Uniti hanno capito davvero la sua importanza, non a caso il Time gli ha dedicato una copertina: questo è successo a pochissime persone in Italia, da fisici a scienziato fino a premi Nobel. E’ stato un grande riconoscimento“.
Anticipaci la parte più interessante del tuo e-book.
Credi sia un potenziale Pallone d’Oro?
“Credo proprio di sì. E’ esploso in Nazionale nell’Europeo con la doppietta alla Germania, adesso i prossimi Mondiali 2014 saranno un banco di prova fondamentale. Il Milan senza di lui l’anno scorso non sarebbe arrivato in Champions, ha portato una ventata fresca necessaria ad una squadra che stava calando: è stato l’anima della rimonta. Ha portato entusiasmo anche nei tifosi, senza dimenticare che nel girone di ritorno i rossoneri hanno avuto un solidità difensiva invidiabile che molti dimenticano“.
Che cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
Dove?
“In difesa ma soprattutto a centrocampo, dove c’è pochissima qualità a parte Montolivo. Silvestre non basta, serve per rimpiazzare Bonera. In particolare Allegri, al quarto anno in panchina, deve dare finalmente un gioco al Milan. L’obiettivo non è vincere la Champions, ma spendere bene e giocare un calcio preciso. Così facendo il tricolore è possibile, ma il mercato deve dare una mano. E un Balotelli dall’inizio è sicuramente un valore aggiunto“.
This post was last modified on 3 Agosto 2013 - 23:35