Galliani-Perez, quando una cena tra amici apre ogni scenario. Anche quello più fantasioso

EL REAL MADRID DECIDE NO IMPUGNAR EL PARTIDO CONTRA EL ESPANYOLAdriano GallianiFlorentino Perez, un’accoppiata vincente. Non fosse altro perchè il primo dirige da quasi trent’anni “il club più titolato al mondo” e l’altro immette soldi pesanti nel serbatoio del Real Madrid che negli ultimi tempi ha dovuto vedersela in Spagna con uno dei migliori Barcellona. A legare i due c’è un’amicizia, oltre che rapporti professionali. Si vedono, pranzano, cenano e non sempre parlano di calcio. E soprattutto di mercato. E’ successo anche a Miami, in occasione delle tournèe americane di Milan e Real per la Guinness Champions Cup. Ufficialmente lo stesso Galliani ha riferito che il mercato, anzi il pallone, non è stato argomento dibattuto a tavola.

Difficile credere all’ad milanista, soprattutto quando ad una cena ci sono due massimi dirigenti di due top-club europei, ai quali si unisce (com’è avvenuto) anche Carlo Ancelotti, l’allenatore del Real, nonchè ex tecnico del Milan. Suvvia, qualche battuta sarà anche scappata, tra un ricordo passato e un pensierino sul futuro. E così, tre giorni dopo, il principale giornale sportivo spagnolo (Marca) spara in prima pagina il titolo “El bambino di Ancelotti” con tanto di gigantografia di Mattia De Sciglio… Una boutade della stampa iberica? Forse sì, tanto per tener buoni i tifosi che scalpitano in attesa di vedere Gareth Bale con la maglia del Real. Ma l’affare si fa in salita. E allora perchè non provare a mettere sul piatto il nome di De Sciglio, icona della valorizzazione del Settore Giovanile del Milan? Indiscrezioni parlano di un’offerta da 12 milioni di euro, ritenuta troppo bassa da Galliani. E lì probabilmente si è chiuso il cinema.

L’asse Galliani-Perez, però, ha sempre riservato sorprese. Dall’affare Kakà al ritorno di fiamma del Milan per il brasiliano, la scorsa estate, l’ultimo inverno e forse anche qualche giorno fa. Nei mesi scorsi si era parlato anche di Di Maria, Diego Lopez e Pepe, come se i rossoneri fossero in condizioni di andare in Spagna e servirsi come ad un supermercato. La verità è che i rapporti tra le società sono trasparenti al punto che non sempre una cena in terra statunitense debba far per forza pensare ad una trattativa. Magari apprezzamenti per questo o quel giocatore, ma da lì a sparare così in alto…

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