Monto: “Nella testa abbiamo solo la Champions. Adesso siamo più squadra. Mondiali? Penso al Milan”

balotelli montolivo milan-catania (spaziomilan)Senza paura ma con grande classe e carisma, in campo e fuori. Gli obiettivi del Milan spiegati da Riccardo Montolivo, tranquillo e consapevole di essere in una grande squadra, pronta a combattere per traguardi ambiziosi. Il Monto aspetta i playoff, per superarli ed entrare in Champions con al braccio la fascia di capitano rossonera, rappresentando il Diavolo anche in Europa: I playoff Champions sono l’unico pensiero che abbiamo in testa – ha dichiarato in esclusiva a Milan Channel, è uno spartiacque fondamentale della stagione: potremo affrontare squadre forti, da non sottovalutare, ma dobbiamo soprattutto pensare ai noi stessi e non farci trovare impreparati. Io come gli altri Nazionali siamo ancora un po’ indietro nella preparazione e condizione fisica, ma saremo pronti per questo appuntamento. Capitano? Per me è un grande responsabilità e un onore, specialmente se penso a chi l’ha indossata prima di me”.

Dalla squadra ad alcuni singoli, il pensiero di Montolivo: Rispetto all’anno scorso siamo più squadra ed è un grande vantaggio, Allegri conosce nostri pregi e difetti. De Jong dopo il lungo infortunio è ritornato in piena forma, è molto carico e deve essere considerato un nuovo acquisto importante. Poli è un giocatore di qualità e quantità, non molla mai, è concreto e sarà utile alla causa. A centrocampo siamo in tanti, il mister avrà l’imbarazzo della scelta. Io trequartista? Sì lo farei, ma solo in caso di emergenza. Sono fatto così, mi metto sempre a disposizione: per il Milan giocherei anche in porta… Ma ci sono Boateng e Saponara che bastano e avanzano. Silvestre? Col Chelsea ha fatto bene, si è presentato nella maniera giusta all’interno dei meccanismi della rosa. El Shaarawy? Stephan ha bruciato le tappe facendo un girone d’andata straordinario, con i giovani bisogna avere pazienza: crediamo fortemente in lui e può ancora migliorare”.

La chiusura è sui Mondiali in Brasile nel 2014: “Il pensiero c’è, è sempre presente. Ma la convocazione dipenderà se farò bene o meno al Milan, quindi adesso penso al presente”:

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