SM ESCLUSIVO/ Crudeli: “Non mi aspettavo che Boateng partisse. Kakà? Non vorrei diventasse un altro Sheva…”

crudeliProsegue l’appuntamento di SM con il cronista dei cronisti, il milanista dei milanisti, Tiziano Crudeli! Potete inviare le vostre domande a Tiziano all’indirizzo q.e.i.m@live.it.

Boateng allo Schalke 04: se l’aspettava o anche lei è stato preso in contropiede?
Sinceramente non me l’aspettavo. Anzi, dopo i due gol al PSV pensavo fosse tornato agli antichi splendori e ne ero soddisfatto. Non credevo davvero se ne sarebbe andato adesso.

Dopo Matri si parla con sempre maggior insistenza del ritorno di Kakà: pensa, dopo tanti tentativi, che stavolta si possa arrivare a un dunque?
Abbiamo appena ceduto Boateng, che ha sempre detto di voler fare il trequartista. Saponara, purtroppo, è ancora bloccato. Penso che stavolta ci siano delle possibilità, ma da qui a dire che Kakà sia quello di prima ce ne passa. Ricky adesso ha 31 anni, non sappiamo quale apporto possa dare soprattutto sul piano fisico dato che non gioca titolare ormai da diversi anni. Non vorrei diventasse un altro Sheva, insomma… Di certezze per ora non ce ne sono, staremo a vedere.

Risultato positivo a parte le è piaciuta la squadra mercoledì?
Mi è piaciuta sul piano caratteriale: finalmente ho visto grinta, determinazione e impegno. Sul piano del gioco, invece, abbiamo ancora tanto da migliorare e il possesso palla (58% a loro favore) è pronto a dimostrarlo. In diverse fasi della partita abbiamo sofferto: ho tremato per diverse sbavature in difesa, per fortuna avevamo un Christian Abbiati in gran serata. In ogni caso l’importante era qualificarsi e, per fortuna, ci siamo riusciti.

Parlando ancora di Champions le chiedo se è soddisfatto del girone sorteggiato ieri.
Incrocio le dita. Celtic e Ajax sono alla nostra portata, possiamo batterle, a patto che ci presentiamo in condizioni fisiche eccellenti. In ogni caso dovremo fare attenzione al gran ritmo e all’intensità proposti dal Celtic in ogni sfida, soprattutto casalinga. L’Ajax è simile al PSV, predilige un gioco più spettacolare, ma ha un organico più maturo. Poteva andare meglio, insomma, ma anche molto peggio. Accettiamo quello che la sorte ci ha dato e ora preoccupiamoci di rinforzare la squadra.

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