Prima o poi qualcuno ci dovrà spiegare le partenze a handicap

Andrea Longoni è giornalista professionista dal 2010. Lavora dal 2006 nella redazione sportiva di Telelombardia e Antenna 3. Inviato a seguito del Milan a Milanello e sui campi, conduce la trasmissione QSVS ogni martedì sera. Da quest’anno collabora con SpazioMilan.it: è sua la firma dell’editoriale del venerdì.

A. Longoni (Mediapason)
A. Longoni (Mediapason)

Parlarne dopo sole tre giornate può sembrare prematuro ma il Milan in campionato si trova già di fronte a un bivio. Il posticipo di domenica sera contro il Napoli può segnare la stagione, nel bene o nel male. Premesso che un pareggio contro la squadra di Benitez non cambierebbe di molto l’attuale situazione, una vittoria potrebbe invece rilanciare l’entusiasmo nel gruppo e la squadra in classifica. Viceversa, una sconfitta spingerebbe i rossoneri a -8 dal vertice, con il risultato che lo scudetto sarebbe un miraggio dopo quattro giornate e l’obiettivo terzo posto terribilmente in salita.

Fa specie comunque rilevare che quella attuale sia stata la miglior partenza del Milan di Allegri: 4 punti dopo 3 giornate, così come il primo anno. Due anni fa dopo lo stesso numero di partite erano due in meno i punti in classifica, mentre rispetto a un anno fa la squadra ha fatto un punto in più. Prima o poi qualcuno ci dovrà spiegare perché negli ultimi anni il Milan si sia abbonato alle partenze a handicap: e pensare che quest’anno la preparazione era stata mirata ad avere una partenza sprint.

Un altro mistero riguarda gli infortuni, diventati ormai una costante preoccupante. Va bene il caso, ma non si può ridurre il tutto alla sola componente della sfortuna. Qualcuno prima o poi dovrà rispondere di un trend che è tutto tranne che nella norma. Ci sarà tempo e modo, si spera, per chiarire queste situazioni: ma ora testa e cuore vadano in campo e il gruppo faccia vedere di che pasta è fatto.

Twitter: @AndreaLongoni5

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