Allegri in Nazionale, ma il post-PSV forse ha già compromesso i piani…

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Conduce con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

A. Sironi - Coordinatrice SpazioMilan.it
A. Sironi – Coordinatrice SpazioMilan.it

È la stagione del Mondiale, la più sentita da parte di calciatori e non solo. Chiudiamo gli occhi e per un attimo immaginiamo Rio De Janeiro in festa con lo stadio Maracanà pronto ad accogliere le due finaliste. La coppa del mondo e gli occhi di tutto il mondo lì, fissi ad aspettare il verdetto: vinti e vincitori. Qualcuno diventerà leggenda ed entrerà nella storia. Al Milan ci troviamo tra un Kakà e un Robinho che sognano il gran ritorno nella nazionale pentacampione, un Balotelli ed un El Shaarawy che scaldano motori e cuori azzurri. Su tutti però, lontano dal Brasile ci sarà uno spettatore, che chissà forse in quel momento sarà in mezzo al mare, su una barca…da disoccupato.

La data di scadenza del contratto di Massimiliano Allegri scocca il 30 giugno 2014. Ancora presto per parlare di futuro lontano, ma forse non troppo. Tanti sono i segni che lasciano presagire che questo sarà l’ultimo anno rossonero del tecnico toscano. Così come assodata è la voglia di Cesare Prandelli di tornare a lavorare giorno per giorno, su una panchina importante. Due più due e scambio in vista, lo avevamo ipotizzato noi in tempi non sospetti, lo ha sottolineato ieri anche SKY.

Alla chiusura del cerchio resta però un grande interrogativo che risponde al nome di Arrigo Sacchi. Ricorderete la sfuriata post PSV di Allegri, bene, negli studi di Premium Calcio, teatro del misfatto, c’era niente meno che il buon Arrigo. Casualità? Probabilmente no. Troppi i “consigli” non richiesti forniti mezzo stampa da Sacchi. Bacchettate, critiche, calcio totale, qualità e schemi. Maestro severo, allievo ribelle. Peccato che l’ex mister rossonero oggi rivesta il ruolo di coordinatore tecnico della nazionali giovanili italiane, il che porta con sè un peso non indifferente in ambito federale. Di facciata lo sfogo non troppo allegro non è stato registrato come alcunché di personale, ma in fondo in fondo nel post Mondiale, con quel Sacchi criticone e poi criticato, il mare, la barca, gli amici e il relax potrebbero dover durare più del previsto. Sempre azzurro sarà.

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