Dalle lacrime di gioia a quelle di dolore: il Kakà-bis fa già discutere

kaka robinho chiasso-milan (spaziomilan)Peggio dell’inizio di un incubo c’è solo la continuazione di questo, quando le illusioni e i sogni vengono smascherati e la realtà torna…alla realtà. Abbiamo vissuto il ritorno di Kakà come se fosse il lieto fine di una fiaba, e l’entusiasmo contagioso ha offuscato tutti gli istinti negativi: paure, perplessità e dubbi. Ci siamo fatti trascinare dal vortice di emozioni fino quasi a perdere i sensi, la cognizione delle cose, dimenticando che i sentimenti restano chiusi nei libri, sul campo e nella vita servono i fatti.

Ed ecco, infatti, la doccia fredda. Ricky, che credeva di aver superato il periodo nero, di averlo lasciato a Madrid insieme a tutti i rimpianti e i rimorsi delle sue scelte sbagliate, e invece la sfortuna se ti perseguita ti segue ovunque. E lo ha raggiunto anche qui, nel giorno del suo secondo debutto in una gara ufficiale con la maglia del Milan, spezzando il suo sogno proprio mentre stava nascendo.

Le sue lacrime al telefono con Galliani sono l’emblema del suo infortunio, inaspettato e per certi aspetti crudele, frutto di un destino che sta infierendo sul brasiliano. Ora, sono già iniziate le prediche noiose e ritrite su quanto sia stato sbagliato il suo ritorno al Milan, con l’unico risultato di demoralizzare Kakà e innervosire l’ambiente rossonero.

Non è ancora tempo di puntare il dito, né di sparare sentenze, l’unico modo per uscire definitivamente da quest’incubo è stringersi intorno a Kakà e dargli tutto il supporto necessario: professionale e affettivo.

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