Al Milan bastano sei minuti per battere il Celtic. Ma gli altri 84?

UEFA Champions League 2013/2014 - Milan vs. CelticL’esordio in Champions League non poteva essere migliore: stadio gremito, tifo delle grandi occasioni e vittoria contro un agguerritissimo avversario. Raccontata in questo modo sembrerebbe un vero successo e invece, per la seconda partita consecutiva, il Milan è riuscito a chiudere la gara solo nei minuti finali. Sabato sera contro il Torino, la rete fortuita di Muntari e il rigore siglato da Balotelli hanno permesso ai rossoneri di agguantare un inaspettato pareggio nei minuti di recupero; stasera, cambiano gli interpreti e gli avversari, ma non la storia: le reti di Zapata, con l’aiuto fondamentale di Izaguirre, e Muntari hanno messo k.o. il Celtic negli ultimi istanti di gioco.

Novanta minuti in ombra per il Milan, pochissime emozioni e ancor meno occasioni da goal: escluse le reti, i rossoneri hanno giocato molto lontano dall’area del Celtic. Tantissimi errori difensivi e d’impostazione, le azioni più pericolose degli scozzesi sono nate proprio da errori dei giocatori milanisti. La manovra rossonera si è dimostrata poco fluida, in campo una mediana apatica che non è mai riuscita a metter in condizione gli attaccanti di poter pungere a dovere. Balotelli e Matri sono stati quasi spettatori dell’incontro, entrambi hanno fatto un lavoro duro sulla trequarti: una partita di sacrificio, con all’attivo poche occasioni da goal ma tanti falli subiti. E’ mancato sicuramente Montolivo a centrocampo, è mancato un centrale che avesse piedi buoni e una visione di gioco tale da per poter lanciare le punte. Muntari, De Jong e Nocerino hanno grinta e determinazione da vendere ma hanno delle grosse lacune in fase d’impostazione.

Buona la prestazione di Abbiati, incerto solo nel fallo in area su retropassaggio, a supportare una difesa che da spesso una sensazione d’insicurezza ma che è riuscita a non subire reti contro un attacco prolifico come quello del Celtic. Da rivedere sicuramente i terzini, troppo statici e troppo spesso in linea con Mexes e Zapata: davvero rare le sortite offensive di Zaccardo e Constant che hanno fatto rimpiangere i cross di De Sciglio e Abate. Nel complesso è stato un match equilibrato e giocato prevalentemente sulla difensiva. La vittoria non sarà stata meritata, ma è sempre apprezzabile la voglia di portare a casa i tre punti che ogni singolo giocatore mette in campo in ogni partita. Non è da tutte le squadre riuscire a fare risultato negli ultimi minuti di gioco, quando la stanchezza si fa sentire e le forze vengono a mancare.

Potremmo cercare degli alibi per provare a giustificare la brutta partita giocata, mancavano moltissimi titolari e se ci fossero stati sarebbe andata meglio, questo è sicuro. Ma quello che è sicuro è che domenica a San Siro non ci sarà il Celtic, ma il Napoli che stasera ha battuto il Borussia Dortmund per 2-1. I vice campioni d’Europa sono usciti dal San Paolo a testa bassa, sconfitti dal gioco incalzante di Benitez e dalle magie di Higuain e Insigne. Come finirà domenica sera? E soprattutto, come finirà la partita del girone contro il Barcellona? Messi rimarrà a riposo come spesso è successo contro il Milan? Forse è meglio, vista la tripletta segnata stasera contro l’Ajax.

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