Galliani, verba volant: quale futuro per un Faraone poco “Allegro”?

el shaarawy allegri milan-torino (spaziomilan)Le due settimane di sosta forzata in cui il Milan ha dovuto lasciare spazio alle Nazionali impegnate nelle qualificazioni ai Mondiali che si terranno in Brasile la prossima estate, sono state caratterizzate essenzialmente da due argomenti: il ritorno di Kakà e la situazione di El Shaarawy. Panchina nell’ultima gara del Milan, con un posto da titolare che sembra sempre più lontano, e panchine in Nazionale. Di certo non un periodo positivo per uno che meno di un anno fa veniva considerato come l’unico intoccabile fra gli uomini a disposizione di Mister Massimiliano Allegri.

Ieri pomeriggio in conferenza stampa sono arrivate per lui le parole al miele di Galliani che ha detto in sintesi: “Crediamo in lui e ha un contratto di 5 anni, senza dimenticare che quest’estate ha dimostrato grande attaccamento alla maglia rossonera rifiutando u’offerta di contratto che era il triplo della nostra”. Ancora un attestato di stima importante che però rischia di restare fine a se stesso se a queste parole non corrisponderà la fiducia dell’allenatore nel schierarlo in campo come Stephan meriterebbe.

Fermo restando che, almeno per quel che riguarda il Diavolo, il 92 rossonero è stato in panchina solo con il Cagliari, e di certo non si può ancora parlare di un caso, stupisce quanto sembra sia stata netta la decisione di Allegri, che una volta presi Kakà e Matri pare essere indirizzato a metterlo in secondo piano. Anche col Torino non dovrebbe  partire dall’inizio, sebbene la società continui a parlare bene in pubblico di lui. Ma, visti gli ultimi fatti, per il Faraone è solo una magra consolazione, aspettando che magari il campo gli possa dare nuovamente ragione.

 

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