Niang a cresta bassa: il francese sempre più ai margini. E la concorrenza rischia di eclissarlo

niang 2 (spaziomilan)In questi giorni targati Ricardo Kakà c’è poco, pochissimo spazio per tutto il resto. Eppure, controcorrente all’entusiasmo che impazza, ai cori che gridano “siam venuti fin qua…”, alle foto e alle magliette con un nuovo 22, ci sono due (o forse quattro…) occhi tristi che proprio non riescono a farsi coinvolgere da tutti questi sorrisi.

Sono gli occhi di M’baye Niang, sempre più ai margini del nuovo Milan. La sconfitta di Verona lo ha penalizzato doppiamente, perché Allegri lo aveva schierato titolare dandogli piena fiducia. Ma il giovane francese, dopo un avvio di gara positivo, ha deluso le aspettative del tecnico toscano, che lo ha tenuto in panchina per le due partite successive contro Psv e Cagliari (vinte entrambe). Inoltre, Allegri lo ha escluso ufficialmente dalla lista Champions.

Ora, con gli arrivi di Kakà e Matri, per lui gli spazi si restringono ancora di più. Senza contare poi che il nuovo modulo (quello del primo Kakà rossonero, ossia trequartista più due punte (4-3-1-2) o la variante ad albero di natale, 4-3-2-1), non prevede il suo ruolo (ala esterna). Questa situazione rischia di eclissarlo completamente se non riuscirà a farsi largo tra i suoi compagni di reparto.

Niang dovrà essere bravo a mettersi in evidenza durante la settimana, mostrandosi eclettico e quindi aperto a nuove posizioni in campo. Solo così potrà sperare di avere un ruolo importante in questo Milan.

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