Monto, adesso la classe non passa più solo dai suoi piedi: serve uno scatto decisivo nel rendimento

Montolivo BaloIl primo scorcio di stagione è stato discreto ma non così brillante come ci si aspettava per Montolivo. Per il proprietario delle chiavi del centrocampo rossonero, diventato capitano per merito suo ma anche grazie alla disponibilità di Abbiati, le prime uscite sono state sufficienti ma solo in pochi casi convincenti: ha espresso poca percentuale della classe che ha a disposizione. Condizione di forma non ancora eccellente o avversari “scomodi”, forse entrambi, soprattutto il rientro di De Jong e l’arrivo di Poli che hanno modificato l’assetto in mediana. Un periodo di ambientamento. Ma è lecito aspettarsi di più da questo Monto, che deve essere consapevole di pesare, più di quanto non immagini, in maniera fondamentale nell’equilibrio della squadra.

In estate, dopo una Confederations Cup sorprendente per la Nazionale, ha ripreso presto il suo ruolo in campo e dimostrato di essere uno dei pochi in grado di fare la differenza, la giocata “diversa”. Fino all’anno scorso però questa caratteristica era quasi unica, adesso meno e non potrà più valere come “scusa”. Che non ha mai usato Riccardo. Con Kakà è inevitabile aumenti il livello tecnico del Milan, ci saranno quindi più soluzioni per essere dinamici, veloci ed imprevedibili. Per Montolivo servirà uno scatto nel rendimento.

Nella trasferta col PSV ha deluso, nel ritorno deliziato. Col Verona è mancato nei piedi ma, ancor più grave, nell’atteggiamento, alzando bandiera bianca troppo presto (anche se le colpe maggiori non sono sue). Con il Cagliari, in una posizione che può fare ma che piace poco, si è fatto sentire a tratti. Dopo la sosta servirà un passo in più, per tornare ad essere, come per gran parte dello scorso campionato, un valore aggiunto e decisivo.

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