A Caen sicurezza, riflessi e spirito: questo è un Gabriel da numero 1

GabrielDue grandi interventi dopo nemmeno 120 secondi, un guizzo ed una respinta che hanno salvato Gabriel ma non il Milan: pessimo, colpevole, il solito Milan, sconfitto 3 a 0 dal Caen in amichevole, squadra di Ligue 2 (la nostra Serie B) francese. 2 minuti e l’ennesima disattenzione difensiva su calcio piazzato favorisce Appiah, che sottoporta ribadisce in rete il colpo di testa di un indisturbato Pierre, parato ma non trattenuto (senza errori) dal numero 59 rossonero. Senza macchie sia sul raddoppio di Duhamel, che corre in posizione regolare per 20 metri e di sinistro pesca l’angolino, che sul tris di Koita. In entrambi i casi gravi disattenzioni di Zaccardo, che prima sbaglia il fuorigioco e poi si fa sorprendere: Gabriel può solo provare il miracolo, che non riesce sempre.

Commentando un 3 a 0 anche il portiere, a priori, tende ad essere messo sotto “accusa“, prevedendo imprecisioni o più in generale una prestazione negativa. Non è il caso di Gabriel, ieri il miglior giocatore del Milan in campo per disatcco. Pronto, sicuro e reattivo, sia sullo 0 a 0, che sull’1 a 0, che sul 2 a 0, che sul 3 a 0. E’ sempre rimasto fermo e deciso, ribattendo con efficacia e stile diversi tentativi avversari. Dopo l’Audi Cup giocata in estate con la Prima Squadra forse il brasiliano si sarebbe immaginato un ritorno in campo più soft: sembrava il Barcellona, che presto arriverà, era solo il Caen. Belle parate e anche giusto spirito, quello che ha spesso e volentieri usato per urlare la propria rabbia in maniera spontanea ma anche scenica verso i propri compagni: un paradosso, come il Milan.

Allo stadio “Michel d’Ornano” Gabriel ha sicuramente gettato le basi per diventare il nuovo numero 1 del Diavolo. Un’investitura che la società aveva già pianificato nei mesi scorsi promuovendolo “al posto di” Amelia, poi rimasto a causa dell’infortunio alla spalla subito dall’ex Cruzeiro. Abbiati non dà più garanzie ma non smetterà di difendere i nostri pali: l’ascesa del giovane 21enne, infatti, è solo all’inizio. Ma ora più che mai ha dimostrato con mani e piedi di meritare fiducia e coraggio. Ha dimostrato qualità, riflessi e fisico da Milan. Ha dimostrato di essere pronto per giocare.

(Foto: AcMilan.com)

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