Barça: Xavi-Iniesta-Messi-Neymar “Fantastici Quattro”, ma chiudendoci bene…

Rifinitura BarcellonaIl grande giorno è arrivato. Stasera a San Siro arriva una delle squadre più forti del momento, una delle squadre che in questi ultimi anni ha vinto di più, la squadra che in Europa dispone del maggior numero di fuoriclasse: il Barcellona. Già, per il terzo anno consecutivo il Milan affronta i blaugrana, al momento primi nella Liga Spagnola e nel girone del gruppo H di Champions League, nonché ancora imbattuti malgrado il mezzo passo falso di sabato sera.

Grinta, determinazione, compattezza, aggressività, concentrazione, schieramento tattico perfetto e concretezza. Sono queste le armi che i rossoneri devono mettere in circolo per mettere in difficoltà l’Invincibile Armata- quest’anno allenata dal Tata Martino- che scende in campo con il 4-3-3 che ne ha caratterizzato i successi dell’ultimo quinquennio. Squadra corta, ritmi alti, possesso palla a non finire, rapidità d’azione e di pensiero, incursioni tra le linee, sovrapposizioni- scambi di posizione tra terzini, interni di centrocampo e punte esterne inclusi- ed equilibrio. E’ così che il Barça, mettendo in evidenza le doti dei propri (grandi) campioni, intende affrontarci e colpirci.

Punto di forza: Xavi-Iniesta-Messi-Neymar.
Sono loro le stelle del Barcellona, i massimi interpreti di un gioco basato su tecnica e velocità. Compatibili e affiatati, questi fantastici quattro si intendono alla perfezione: schierati in contemporanea, in un assetto ben definito, sanno rappresentare armi letali. Pedine fondamentali per Martino sono gli spagnoli Xavi e Iniesta, chiavi della linea mediana, eccellenti per senso del gioco, senso della posizione, doti tecniche e di palleggio, personalità, carisma dentro e fuori dal campo, abilità nella fase di costruzione e interscambiabilità con le punte (soprattutto Iniesta). Supportati da un mediano di rottura, fase che comunque anche loro svolgono, Xavi e Iniesta sanno impossessarsi del centrocampo e fornire palle gol all’attacco. Attacco che vede in Messi il proprio centro gravitazionale e in Neymar un fenomeno pronto a consacrarsi da un momento all’altro. Entrambi in possesso di grandi qualità balistiche, di un fisico brevilineo ma esplosivo, di una grande accelerazione e di un dribbling fulminante soprattutto nello stretto, Messi e Neymar rappresentano il presente e il futuro del Barcellona. Dal nulla possono inventare giocate in grado di cambiare la partita. Con loro in campo, specie se ispirati da Xavi e Iniesta, il gol può arrivare in ogni istante.

Punto debole: fase difensiva- palle inattive- terzini-Victor Valdes.
Incontrando un Milan aggressivo e ben coperto, il gioco del Barcellona potrebbe risultare meno fluido. Sul lungo andare, faticando a trovare varchi, i blaugrana potrebbero sbilanciarsi ed esporsi ad azioni di rimessa. Certo, rimanendo il Barça alto ma corto, i nostri devono essere bravi a interdire e ripartire con efficacia. Le occasioni per colpire in contropiede, però, non dovrebbero mancare: sta a noi sfruttarle a dovere. Un altro fattore che il Milan è chiamato a sfruttare riguarda le palle inattive. Proprio così. Le palle inattive, che da più di un anno rappresentano uno dei talloni d’Achille rossoneri, stasera devono diventare un nostro punto di forza. Eccezion fatta per i centrali di difesa- o forse per il solo Piqué- e il centrocampista arretrato, infatti, al Barça mancano colpitori di testa. Ecco allora che il Milan, al presentarsi di calci d’angolo e punizioni di seconda, deve mantenere la concentrazione e fare di tutto pur di incidere. Ma non finisce qui.

Gli esterni di difesa, che dovrebbero essere Dani Alves e Adriano Correia, spingono molto e si sovrappongono con regolarità ma manifestano lacune nella fase di copertura. Proiettandosi in avanti, spesso lasciano scoperta la zona di competenza e, quando puntati con decisione, incontrano problemi. La diagonale non è il loro forte, così come la fisicità e la comprensione dello sviluppo delle azioni: qualche loro (fatale) errore non è un’utopia. Infine, Victor Valdes non può essere considerato un portiere del tutto affidabile. Di solito viene impegnato poco ma, quando chiamato in causa, non sempre è stato impeccabile: non garantisce massima sicurezza.

Elemento chiave: Xavi-Iniesta.
Sopra tutti e più di tutti. Sono loro, fonti d’ispirazione per Messi e Neymar, i pericoli primari. Il loro contributo è essenziale per la causa blaugrana. Costruiscono gioco e si interscambiano con naturalezza, dispensano assist e si inseriscono tra le linee dal nulla, non perdono (quasi) mai palla e comprendono con ampio anticipo lo svolgimento delle azioni. Architettano le trame del Barça alla perfezione. Per arginarli, il Milan deve chiudersi e aspettarli, per poi cercare di serrare gli spazi e aggredirli sulla propria trequarti.

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