Discriminazione territoriale: il Milan rischia ancora la chiusura di San Siro

Curva Sud (spaziomilan)Non sembra placarsi la battaglia tra la federazione e gli ultras delle varie curve italiane sulla questione dei cori di discriminazione territoriale. Anche in questo week end di campionato le tifoserie di quasi tutte le squadre hanno intonato i cori contro i napoletani e contro i rispettivi avversari sportivi. Durante Milan-Udinese dalla curva sud nel primo tempo sono partiti cori contro Napoli e i loro tifosi e sono stati mostrati molti striscioni in cui venivano accusati i ‘politici’ del calcio di aver svuotato gli stadi con norme troppo restrittive e i veri politici di pensare più a quello che succede negli stadi che ai reali problemi del paese.

Ma non solo a San Siro si sono sentiti, anche durante Fiorentina-Juventus il settore ospite (nelle scorse settimane gli ultras bianconeri avevano affermato che avrebbero continuato a cantarli) ha intonato ‘vesuvio lavali tutti’ e anche dalla curva viola al gol di Pogba si sono uditi ‘buu’ rivolti al giocatore francese. Stessa cosa durante l’anticipo di venerdì tra Roma e Napoli e durante il posticipo Torino-Inter in cui i supporters neroazzurri hanno cantato contro Napoli e contro altre squadre come dimostrazione che lo sfottò non è rivolto soltanto ai partenopei. Galliani dopo la gara del Milan aveva parlato di settorializzare la curva e isolare i colpevoli, i ‘ribelli’, in modo tale da non dover chiudere tutto lo stadio e penalizzare tutto il resto dei tifosi. Una soluzione sarebbe creare diverse entrate all’interno dello stesso settore per identificare ancora più precisamente chi sbaglia.

Oggi pomeriggio intanto ci sarà la decisione del giudice sportivo, se Milan, Inter o Roma dovessero essere punite scatterebbe la chiusura totale dello stadio in quanto recidive ma dopo la decisione di sospendere il decreto in Milan-Udinese sembra difficile che ora si ritorni indietro e si reintegri una norma criticata da tutte le società.

Impostazioni privacy