Inzaghi dopo Allegri? SuperPippo si merita una grande chance

Andrea Longoni è giornalista professionista dal 2010. Lavora dal 2006 nella redazione sportiva di Telelombardia e Antenna 3. Inviato a seguito del Milan a Milanello e sui campi, conduce la trasmissione QSVS ogni martedì sera. Da quest’anno collabora con SpazioMilan.it: è sua la firma dell’editoriale del venerdì.

A. Longoni (Mediapason)
A. Longoni (Mediapason)

Salvare il salvabile: dev’essere questa la mission del Milan da stasera al termine della stagione. Poi sarà il momento delle riflessioni e delle decisioni drastiche, per la serie ‘chi ha sbagliato deve pagare’.

Credo poco a ribaltoni a livello dirigenziale, piuttosto rischiano molto giocatori e guida tecnica. L’anno prossimo Allegri non sarà più l’allenatore, questo è risaputo: in pole position per sostituirlo Filippo Inzaghi, che in questa stagione completerà una gavetta positiva e si merita una grande chanche. Voglia, dedizione e l’amore dei tifosi di certo non gli mancano, anzi. Chissà che con lui non si possa ritrovare un gioco, o quantomeno un’idea di gioco, della quale oggi si sente terribilmente la mancanza.

Poi sarà il caso di scremare una rosa fatta di troppi giocatori non da Milan, per limiti personali o di impegno. La speranza è che la prossima estate si pensi ad allestire un gruppo equilibrato, tornando a dare importanza non più soltanto all’attacco ma anche e soprattutto agli altri reparti. “Lo scudetto lo vince chi subisce meno gol” dev’essere la regola alla base della progettazione del futuro.

Scusate se in questo editoriale ho guardato troppo in là col tempo, ma nella vita mi piace pensare positivo, e in questo senso il presente rossonero mi regala pochi spunti. Anzi, nessuno.

Twitter: @AndreaLongoni5

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