Maldini spegne il clamore sul figlio, mentre su Balotelli: “Mi aspetto una maturazione”

Paolo MaldiniTorna a parlare di Milan attraverso i microfoni amici di Milan Channel, Paolo Maldini ha lasciato i rossoneri sul campo, non nel cuore. La dinastia calcistica potrebbe continuare presto grazie al figlio Christian: “Le cose bisogna inserirle nel giusto contesto. Lui non gioca titolare in questo momento nella Primavera, ed è semplicemente successo quello che accade sempre e cioè che chi non gioca in Primavera va ad aiutare la Prima squadra se c’è bisogno. Certo, per lui è stata una grossa soddisfazione, ma forse il clamore è stato eccessivo anche se lui deve abituarsi a questa situazione. Deve pensare a studiare? Certo, ci sono i genitori che controllano. Per quanto riguarda il suo futuro nel calcio, dipende soprattutto da lui. Sappiamo che è un mondo in cui c’è competizione a tutti i livelli”.

Parlando della Prima Squadra invece: “E’ successo anche quando giocavo io e con squadre più forti di quella attuale di essere in questa posizione di classifica, sono annate particolari. La cosa più difficile è cambiare rotta, l’anno scorso il Milan c’è riuscito, qualificandosi miracolosamente in Champions League, ma quest’anno, visto anche le altre squadre, la vedo più dura. In questa stagione, ci sono squadre migliori rispetto allo scorso anno”.

Sulla difesa: “Problema di attenzione? Può essere. Io mi ricordo che anche noi avevamo questi problemi, avendo un centrocampo più tecnico e meno fisico. Ibra prendeva il 50% dei palloni. Ci sono una serie di motivazioni, ma anche una serie di disattenzioni che capitano durante una stagione”.

Sui singoli. “Mexes? Bisogna cercare di controllarsi, anche a me è capitato e ho pagato. Questi gesti vanno sanzionati, le quattro giornate di squalifica sono meritate. Balotelli? Non ho mai giocato con Mario, lui deve migliorare sul piano dell’atteggiamento. Un campione come lui andrebbe applaudito anche dalle altre tifoserie. Propio come è successo a me o a Del Piero, ma il suo atteggiamento fa sì che questo non avvenga. Ormai Mario è un uomo, mi aspetto una maturazione da parte sua“.

Poi un commento sulla chiusura di San Siro: “Tante cose sono da condannare e quando si sbaglia si deve pagare. Questi sfottò però ci sono sempre stati e probabilmente ci saranno sempre, non si può controllare e capire da dove provengono. Quindi credo che la strada intrapresa sia sbagliata, anche perché porterebbe alla chiusura di molti stadi italiani”.

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