Galeone: “Allegri per me è come un figlio. Tra lui e Berlusconi solo punzecchiature”

CAMPIONATO SERIE A TIM 2003-2004 - SIENA - ANCONAIntercettato dai microfoni di ‘tuttomercatoweb’ Giovanni Galeone ha parlato di Massimiliano Allegri, suo ex giocatore ai tempi del Pescara, e con il quale è legato da un rapporto paterno: “Ai tempi è stato un giocatore particolare per me, perché non l’avevo scelto io. Mi era stato imposto ma ci rendemmo conto in poco tempo che non era solo stato un acquisto azzeccato, ma un grande giocatore, con lui conquistammo la Serie A, anche se alla fine non ha fatto la carriera che avrebbe meritato. Tra di noi esiste un bellissimo rapporto, come padre figlio, zio nipote diciamo, cose del genere, continuo a mantenerlo, anche se meno di una volta. Sta facendo la sua strada tra cose molte positive e qualche difficoltà ma credo si stia comportando molto bene”.

Allegri la scorsa estate ha accettato di proseguire la sua avventura in rossonero senza prolungare il contratto che scadrà il prossimo giugno. Molti parlano di un rapporto ormai logoro con la società e l’ambiente Milan ma Galeone rivela tutto il contrario: “Da quello che ne so io è solo amore, si trova benissimo, ha sempre parlato in maniera splendida del Milan. Ogni tanto ha avuto qualche disguido con il presidente Berlusconi che aveva altre visioni tattiche ma le sue punzecchiature le ha fatte a tutti gli allenatori, da Sacchi fino a d Ancelotti.Comunque nel complesso non ci sono problemi, ha un rapporto splendido con Galliani”. Inevitabile non parlare di questo inizio di stagione molto difficile per il Milan, un inizio dove Allegri ha commesso anche qualche errore: “Ultimamente ha qualche difficoltà come l’inizio dello scorso hanno. Ha avuto molti infortuni e in estate  la squadra non si è rinforzata moltissimo. Ha qualche giocatore che ancora non riesce ad entrare nei meccanismi come Matri per esempio, che nelle prime partite sembrava dovesse sbloccarsi facilmente, invece ha avuto qualche difficoltà di inserimento, ma alla lunga ne verrà fuori, come tutta la rosa”.

 Per quanto riguarda la questione degli stadi chiusi per discriminazione territoriale l’ex tecnico, tra le altre, di Napoli e Udinese ha le idee ben chiare: “E’ una squalifica incredibile, allora Brescia e Bergamo non dovrebbero mai giocare, così come il Verona. Queste cose sono delle cretinate, non c’entrano niente con il razzismo che invece è una cosa serissima e va combattuto. Le cose serie sono il cazzotto di Mexes, la squalifica di Balotelli, e il Milan ha dimostrato grande serietà perché non ha presentato ricorso. Accetta le cose che sono logiche e giuste”.

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