Milan-Lazio: l’illusione dura poco, 1-1 il finale. Ma che super Kakà!

esultanza milan-lazio (spaziomilan)Il Milan, dopo la brutta sconfitta di domenica pomeriggio contro il Parma, era chiamato ad una prova di cuore e carattere contro la Lazio. A San Siro ci si aspettava una squadra affamata e con tanta voglia di vincere, con la volontà di dimostrare che la posizione in classifica non rispecchia le reali potenzialità rossonere. Per la gioia di Allegri e dei tifosi, questa sera ha esordito la coppia Balotelli-Kakà dal primo minuto e l’attesa è stata ampiamente ripagata. L’esperimento del tecnico toscano ha dato i frutti sperati almeno nei primi 45 minuti: la coppia delle meraviglie, assieme a Birsa, è stata davvero pericolosa dalle parti di Marchetti.

Il portiere laziale è chiamato in causa già dopo soli sei minuti di gioco con un tiro dalla distanza di Balotelli, ma non si fa sorprendere e para con tranquillità. Lo stesso attaccante rossonero si trasforma in uomo assist per Kakà ma il brasiliano non è abbastanza freddo sotto porta. Anche il centrocampo del Milan partecipa all’assedio con due potenti siluri di Montolivo che non impensieriscono più di tanto l’estremo difensore capitolino. Nel primo tempo la Lazio non è mai entrata in partita e così anche ad inizio secondo tempo; il Milan ha imposto un ritmo molto alto che gli uomini di Petkovic hanno fanno fatica a tenere. Il possesso palla rossonero è stato a tratti snervante e la manovra di avvicinamento a Marchetti è troppo articolata per essere pericolosa. La difesa della Lazio nel secondo tempo sembra meglio organizzata, ma si fa trovare scoperta al momento dello scambio tra Balotelli e Kakà. SuperMario riceve palla sulla sinistra, finta e contro finta che spiazzano il diretto avversario, e palla al brasiliano. Ricky lascia correre il pallone e da fuori aria, defilato sulla sinistra, lascia partire un tiro a girare che si insacca alle spalle del portiere. Grande ovazione del pubblico e tutto il Milan che si stringe attorno all’autore del goal, il primo dal rientro a Milano e a 4 anni e mezzo dall’ultimo a San Siro.

Gli uomini di Allegri provano a gestire il vantaggio, ma qui iniziano i primi problemi. I laziali prendono coraggio e si rendono pericolosi prima con Klose e poi con Onazi, al 71° il Milan capitola. Cross dalla destra di Candreva, Ciani lasciato da solo al centro dell’area gira in rete di testa e supera un incolpevole Gabriel. Il vantaggio rossonero e l’illusione della vittoria durano poco più di un quarto d’ora, con la rete parte l’assedio degli aquilotti. Klose, Floccari e Candreva non trovano il raddoppio e gli ingressi di Matri e Poli per Birsa e Muntari non danno un valore aggiunto agli attacchi rossoneri. Le emozioni e le occasioni non mancano ma il risultato non cambia, il match termina 1-1 tra i fischi di San Siro.

Fischi meritati? Molto probabilmente i tifosi sono ancora delusi dalla prestazione dello scorso weekend, il Milan sceso in campo stasera ha dimostrato di essere una squadra ben attrezzata e organizzata. Probabilmente è mancato un pizzico di cattiveria e di motivazione che avrebbero permesso ai ragazzi di Allegri di raccogliere i tre punti. A livello di gioco, sono mancati i cross di Abate e De Sciglio; se quest’ultimo appena rientrato dall’infortunio, Abate non ha scusanti per la partita sotto tono giocata. Tanti errori e imprecisioni per il terzino rossonero. Non è l’unico a non aver dato il meglio, anche Balotelli è parso troppo nervoso e a tratti fuori dalla manovra offensiva soprattutto dopo la rete del vantaggio. Buone le prestazioni dei centrali di difesa, attenti contro gli attaccanti laziali, e dei centrocampisti, bravi a proporsi in attacco ma attenti alla fase difensiva. Gabriel ha dimostrato di poter difendere tranquillamente la porta rossonera, non ha sbagliato nulla. Sempre attento e preciso, sia nelle uscite che nei tiri da lontano.

Nel prossimo turno, il Milan affronterà la Fiorentina reduce dalla sconfitta casalinga contro il Napoli. I viola avranno voglia di fare bene e daranno il tutto per tutto. I rossoneri riusciranno a trovare le motivazioni per ritornare a vincere? Se così non fosse, si prevedono tempi ancora più duri di quelli attuali.

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