De Jong e Zapata volano in Brasile, Muntari deve aspettare ma il suo gol è un’ipoteca

UEFA Champions League 2013/2014 - Milan vs. CelticNon solo Balo, Montolivo e Abate, insomma gli italiani, nella serata del martedì internazionale. Le qualificazioni ai mondiali chiudono il primo turno con alcune sorprese (vedi la Bosnia di Dzeko) e con qualche delusa, che dovrà per forza di cose passare dagli spareggi (come l’Uruguay del matador Cavani, quarto all’ultima rassegna). Due i rossoneri in campo nelle nazionali estere: solo due perché il terzo, Nigel De Jong, ammonito nella gara contro l’Ungheria ha guardato la sfida con la Turchia dalla tribuna in quanto squalificato. Con la Colombia ha giocato Cristian Zapata, con il Ghana ha giocato Sulley Muntari.

Il Colombiano ha fatto il ruolo da coprotagonista nella sfida di Assunciòn in Paraguay, perché la scena l’ha strappata Mario Yepes. In svantaggio dopo soli 6 minuti e in 10 per l’espulsione attorno alla mezz’ora di Guarin, la Colombia è riuscita a ribaltare il risultato con una doppietta del difensore ex Milan. Il gol paraguaiano è frutto di un incertezza del portiere Ospina del Nizza. In tutta la gara comunque, la difesa dei cafeteros ha retto bene l’urto dei padroni di casa. Avere al centro della difesa un giocatore di esperienza e intelligenza come Yepes fa giocare bene tutto il reparto, anche chi, come è il caso di Zapata, nel suo club non riesce ad essere concentrato al 100%.

Nell’altro match che ha visto un milanista scendere in campo l’incubo della Juve Sulley Muntari ha fornito un’ottima prestazione. Il centrocampista, rimasto in campo per 83 minuti, ha trovato il gol dal dischetto dieci minuti prima di lasciare spazio a Badu. Per la cronaca, il gol di Mutari è stato il gol del 5-1, nella gara contro l’Egitto che ha visto il punteggio fissato sul finale dal 6-1 di Atsu. Dinamicità e concretezza a servizio delle black stars, con lui il Ghana ha un piede al mondiale al mondiale in Brasile (l’Egitto deve ribaltare questo pesante risultato) per giocarsi una chance e far vedere che il calcio africano può dire la sua.

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