Nocerino, umiltà e sacrificio: la ricetta giusta per scalare posizioni

NocerinoRuvido, ma efficace. Antonio Nocerino è stato uno dei pochi a mantenere la testa e la posizione nel campo dello Juventus Stadium reso pesante dalla pioggia e dal risultato. La sua partita, fatta di recuperi, forza e molto sacrificio gli è valsa uno dei pochi voti positivi delle pagelle di ieri sera. Pagelle che hanno premiato la mediana rossonera, con De Jong sempre indispensabile e Muntari che ha fatto, anche se per poco, alzare la testa al Diavolo.

Noce è partito da titolare, quando sembrava che la sua presenza fosse ancora in forse e dovesse contendersi un posto con Muntari. È rimasto invece in panchina Poli e il centrocampo ha deciso di affidarsi alla tenacia e alla concretezza, sperando in Montolivo per la costruzione del gioco e impegnandosi a frenare gli attacchi Juventini prima che arrivassero troppo vicini alla sgangherata difesa milanista. In questo Antonio è ed è stato l’uomo giusto. Il numero 23 rossonero si attacca alle caviglie di Marchisio e gli rende difficile trovare spazi per muoversi, un suo “passaggio” permette la fortuita rete di Muntari e il suo impegno è esemplare. È vero, non spinge il gioco in fase offensiva e non crea occasioni, ma non è questo il suo compito. Inoltre difficile proporre qualcosa ad un attacco dove Robinho lotta molto, ma non riesce ad emerge e Matri è immobile in attesa che accada qualcosa. Noce ha dimostrato di essere un giocatore solido, che in una situazione di assoluto disorientamento della squadra e dell’allenatore, è riuscito comunque ad aiutare i compagni di reparto e mettere pezze dove serviva. Forse al momento attuale, dove il Milan non riesce a frenare la caduta verso il fondo classifica, attaccarsi a un gioco meno brillante, ma più di sacrificio, può essere la soluzione. Il centrocampista napoletano ha messo tutto. Tanta voglia, tanto fiato e tanta grinta, ma soprattutto umiltà e determinazione. Uno spazio maggiore nell’undici titolare sarebbe giusto.

Adesso ci saranno 12 giorni di sosta per la Nazionale, un periodo per il Milan dove riordinare le idee e pensare a come recuperare i 13 punti che li separano dalla vetta e per Noce di lavorare ancora per mantenere la meritata fiducia di Allegri.

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