Quella pericolosa frase di Allegri che, in campo a Parma, non può non avere Gabriel come risposta

Daniele Mariani è nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012. Conduce “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT). Dal 2011 collabora col Giornale di Vimercate.

D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)
D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)

Un finale di conferenza stampa che non mi aspettavo. Ieri a Milanello Allegri ha dimostrato di avere fiducia nella squadra, che adesso deve avere continuità, e la solita serenità sulle solite domande che riguardavano la sua panchina. A fine anno, non prima, andrà via dal Milan: Berlusconi non lo riconfermerebbe nemmeno in caso di (assurda) vittoria della Champions. Lo sapevamo e lo sappiamo. Sicurezze che il nostro allenatore non ha dato parlando invece del portiere che verrà schierato contro il Parma: Gabriel o Amelia? Dopo l’infortunio di Abbiati l’ipotesi Gabriel era la più suggestiva e sensata e con l’Udinese è stato giustamente schierato. Una prodezza ed un’intera prestazione convincente che basterebbero (e avanzerebbero) per rivederlo in campo, ma la Champions è servita ad Amelia per mettere in mostra condizione e riflessi non male. Ma non ci possono essere dubbi.

Il brasiliano è l’avvenire, una ventata di freschezza che mette di buon umore. L’azzurro, invece, un serio professionista con 31 anni alle spalle: buono, mai eccellente. “Ho fiducia in Abbiati, Gabriel, Amelia e anche Coppola, fino al rientro di Abbiati da domani (oggi, ndr) non ci sarà nessuna staffetta in porta: chi gioca contro il Parma sarà il nostro titolare”. Questo ha detto Allegri, senza dare indicazioni precise. Nessuna apertura verso Gabriel, nessuna chiusura verso Amelia, che anzi è stato discusso e difeso per diverso tempo. Ecco perché sono rimasto spiazzato e un pochino deluso: schierarsi verso qualcosa o qualcuno non vuol dire per forza bocciare qualcos’altro, il calcio è fatto di scelte. Mi piace quindi pensare che soffermarsi soprattutto su quanto è stato bravo Amelia col Barcellona sia stato fatto per farlo rimanere “caldo” in vista della Champions: come a dire, sei stato bravo e te lo dico pubblicamente anche se il posto non è tuo.

Perché Abbiati ne avrà ancora per qualche giorno, forse settimana: difficile il recupero per la Fiorentina, probabile ma non sicurissimo per il Barcellona. Allegri lo sa e coccola Amelia. Ma al “Tardini” tra poche ore toccherà ancora a Gabriel, quello che deve essere considerato il nostro nuovo numero 1. Il Milan è chiamato a vincere la prima trasferta stagionale, fin qui 0 successi su 6 (incredibile), godendosi questo Kakà, che mi ha sorpreso e che non mi aspettavo ancora così maledettamente fuoriclasse.

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