La firma più azzurra, la dedica più bella: il vizio rossonero di Abate

abateAbate ferma la Germania. E non con una poderosa chiusura difensiva, ma grazie ad una bellissima realizzazione in attacco. Euforia forse eccessiva, specie perché quella di ieri a San Siro è stata una (tranquilla) amichevole, ma in termini di prodotto non c’è nulla di sbagliato. Ignazio ci ha preso gusto e quasi due mesi dopo il primo gol con il Milan (25 settembre, Bologna-Milan 3 a 3) ha trovato la prima gioia anche con la maglia azzurra. Da terzino a bomber di razza, dal destro al sinistro, forte, preciso ed angolato: così Abate, al 28’, ha battuto Neuer, risposto al vantaggio di Hummels e regalato un punto importante all’Italia. Nel suo stadio e con la sua Nazionale.

Il miglior modo possibile per catturare la scena, farsi nuovamente vedere ed apprezzare da Prandelli e conquistare fiducia e sempre più percentuali per un posto fisso in campo nel prossimo Mondiale 2014 in Brasile. Perché in quel ruolo ci sono poche valide soluzioni, se non quelle di Maggio o forse De Sciglio (“prenotato” per la fascia opposta): Ignazio e Mattia, il presente rossonero e l’avvenire azzurro. Il Milan e i suoi tifosi possono essere orgogliosi di avere due simboli nostrani di questo livello, nonostante il momento di crisi della squadra in campionato e pur con i limiti e i singoli miglioramenti tattici che ancora (devono) fare.

La bellissima notte di Abate è proseguita anche dopo il fischio finale ed ha avuto il “botto” nelle dichiarazioni del post-partita, quando il numero 20 del Diavolo ha dedicato la rete anche ad Adriano Galliani, non dimenticandosi dell’ottimo rapporto, professionale e non, che tutt’ora esiste tra i due. Una firma d’autore, chissà, anche per spegnere sul nascere le nuove voci che lo vorrebbero lontano dal Milan dalla prossima stagione (visto il contratto in scadenza). Un super IgNazio(nale).

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