Ok, il periodo è giusto: ritorna di moda l’Albero di Natale, Kakà è l’addobbo più bello. Ma non il solo

Il Milan vittorioso di Celtic Park passa ad un indovinato cambio di modulo: lo schieramento 4-3-2-1. Lo schema ad “albero di natale”, di Ancelottiana memoria, è risultato convincente ai fini del gioco e del risultato, e potrebbe essere messo in atto anche per le prossime delicate sfide di dicembre. Indicanti in tal senso le dichiarazioni post-gara di Galliani, entusiasta di Kakà alle spalle di Balotelli nell’assetto tattico della serata.

L’ultimo mese dell’anno vedrà i rossoneri impegnati in appuntamenti da non fallire, prima della sosta infatti, il derby e la sfida contro i lancieri dell’ Ajax in Champions League saranno i veri banchi di prova per Allegri e i suoi ragazzi. Presentarsi a queste gare con le stesse trame offensive ammirate contro il Celtic, e soprattutto il medesimo atteggiamento, potrebbe essere un buon modo per rilanciare un Milan alla disperata ricerca di una scossa.

Lo scatto d’orgoglio in terra scozzese, per la verità, passa soprattutto dai piedi di un immenso Kakà, autore di una prestazione degna delle notti d’altri tempi. Quelle che, per intendersi, portarono il numero 22 ed il Milan di Ancelotti a sollevare la settima Champions League della storia rossonera ad Atene, proprio con il modulo ad “albero di natale”. Il brasiliano sta andando oltre ogni rosea previsione, animato dalla voglia e dall’amore per il Milan, come da lui stesso dichiarato in più occasioni. Questo modulo valorizza il lavoro dei trequartisti, e proprio Ricky può indicare la strada ai nuovi compagni, soprattutto alle tante mezze punte in rosa che avranno modo di affiancarlo in campo.

Il modulo dei prossimi appuntamenti stagionali magari non sarà sempre lo stesso, ogni schieramento verrà valutato in base a considerazioni contingenti, ma una cosa è certa: l’atteggiamento fa la differenza. Resta da augurarsi che Allegri, oltre a trovare la quadra tattica, riesca ad infondere  il giusto spirito anche per le prossime gare. Proprio come avvenuto a Celtic Park.

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