Munta-Monto, a Chievo (di misura) è il centrocampo l’arma in più

Chievo vs MilanLa missione del Milan: una sfida a senso unico. Domani contro il Chievo i rossoneri non possono (più) fallire se sperano, come dicono a parole, di rallentare il declino in classifica e risollevarsi piano piano dalla crisi di rendimento del momento. A Verona una sconfitta sancirebbe dei verdetti decisivi: il Milan potrebbe perdere e basta, la società perdere la pazienza ed Allegri il posto. Non c’è via di scampo, adesso si aspettano doverose risposte. Quelle che sono mancate nello stesso stadio all’esordio della Serie A 2013/2014, quando Toni fece il Diavolo e lo rimpicciolì fin dall’inizio.

Di fronte una squadra piena di crepe e paure, soprattutto povera di punti. Nessuno sta facendo peggio del Chievo di Sannino, fanalino di coda del campionato ma che comunque ha incassato un gol in meno rispetto al Milan, che si aggrappa ai recenti precedenti. Sia l’anno scorso che due anni fa, infatti, i rossoneri vinsero di misura per 1 a 0: nel primo caso decise Muntari, mantenendo vivo (ancora per poco) il discorso scudetto, poi vinto dalla Juventus, nel secondo ci pensò Montolivo a dedicare la vittoria all’amico Claudio Lippi, scomparso pochi giorni prima di quell’incontro. Contro il Chievo il centrocampo sembra proprio essere il giusto portafortuna, che domani proverà a ribadire il concetto.

Sofferenza e lucidità, il Milan affronta una trasferta insidiosa e poco decifrabile. Pochi ma precisi pensieri e poi servirà buttare il cuore oltre all’ostacolo, per conquistare una gioia che manca da troppo tempo. Tutt’altro che impossibile da raggiungere.

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