Il marchio di Allegri in Champions: pochi punti e qualificazione da brivido. Analisi e numeri dei 4 anni

Arsenal-MilanCampionato che va, qualificazione in Champions in arrivo: il Milan è vicino ad una consolazione di lusso per rimediare (in parte) al lentissimo ed affannoso cammino che sta tenendo in Serie A. Gli ottavi di finale dell’Europa che conta, infatti, sono davvero ad un passo: basterà una vittoria con Celtic o Ajax per essere praticamente al sicuro, senza disdegnare due successi pieni che darebbero fiducia e sorrisi che mancano da troppo tempo. Il girone, escluso il solito Barcellona, non sembrava impossibile in partenza e così è stato, con i rossoneri che con uno sforzo contenuto e con un (bel) pizzico di fortuna, specie nell’incontro d’esordio, hanno conquistato 5 punti dopo 4 giornate: la posizione in classifica non è ancora al sicuro. Quasi lo stesso identico bottino che il Milan di Allegri, a questo punto, aveva sempre ottenuto nei suoi 3 anni precedenti, una situazione curiosa proprio perché incredibilmente simile, specie nei numeri, a quella del passato.

CHAMPIONS 2010/2011 – E’ il primo anno di Allegri, è il primo anno rossonero anche per Ibrahimovic, Robinho e Boateng. Il Milan, testa di serie, pesca il Real Madrid in seconda fascia; poi Ajax ed Auxerre. Proprio contro i francesi il Diavolo costruisce la qualificazione, trascinato quasi solo da un immenso Ibra: doppietta nel 2 a 0 a San Siro, siluro del vantaggio (poi Ronaldinho) nel 2 a 0 fuori casa. Alla fine bastarono 8 punti su 18, la metà di quelli del Real, per piazzarsi al secondo posto. Contro la formazione di Mourinho Inzaghi visse l’ennesima notte da immortale, mettendo a segno una meravigliosa doppietta all’andata, resa amara dalla beffa di Pedro Leon in pieno recupero; al ritorno al Bernabeu una sconfitta senza storia. Contro l’Ajax un solo punticino ad Amsterdam ed un ko casalingo indolore al sesto turno. Allora come oggi dopo 4 giornate 5 punti in classifica. Alla fine i rossoneri si fermarono agli ottavi, eliminati dal Tottenham (Crouch).

CHAMPIONS 2011/2012 – L’anno successivo il sorteggio mise di fronte un altro gigante spagnolo come il Barcellona, ma è più clemente con il resto: BATE Borisov e Viktoria Plzen. Con bielorussi e cechi il Milan conquista 8 dei 9 punti che basteranno per il secondo posto, alle spalle del Barça (16 punti). Al Camp Nou Pato e Thiago Silva firmano il miracolo con un 2 a 2 insperato, a San Siro grande spettacolo ma Messi e Xavi hanno la meglio: 2 a 3. Dopo il girone, in questo caso 8 erano le lunghezze conquistate in 4 giornate, i rossoneri strapazzarono l’Arsenal 4 a 0, senza dubbio la notte dove venne espresso il miglior calcio da quando Allegri è al Milan, ma rischiarono la clamorosa rimonta all’Emirates Stadium subendo un passivo di 3 a 0. Allegri raggiunse così il punto più alto della sua storia in Champions, passando ai quarti ma fermandosi presto ancora per mano della formidabile squadra di Guardiola.

CHAMPIONS 2012/2013 – Milan nuovamente tra le prime 8 regine d’Europa, sorteggiato con Zenit, Anderlecht e Malaga. Passo deludente e faticoso, decisiva la trasferta russa dove i rossoneri si imposero 3 a 2 grazie ad un super El Shaarawy. 8 punti in 6 giornate, Malaga primo con 8, e 5 punti dopo 4 giornate: come nel 2010/2011. Tradotto: secondo posto ed ottavi di finale in salita. Contro chi? Barcellona, ancora. Ma nonostante gli sfavori del pronostico i rossoneri misero in campo una delle migliori prestazioni della gestione Allegri, superando con merito il Barça per 2 a 0 (Boateng e Muntari). Ma al ritorno, colpevolmente, venne tutto sciupato, quando i marziani abbatterono il Diavolo 4 a 0 (con palo di Niang sull’1 a 0).

CHAMPIONS 2013/2014 – Il Milan è nella norma di Allegri ed al momento, come successo nel 2010/2011 e 2012/2013, ha ottenuto 5 punti dopo 4 giornate. Di questo passo le statistiche insegnano che ne basteranno (almeno) altri 3 per raggiungere il primo turno ad eliminazione diretta, e poi fermarsi. Ma a differenza del passato oggi come non mai il solo passaggio del girone eliminatorio potrà bastare per una sufficienza. Poi chissà. La vetta della classifica è di proprietà del Barcellona, Ajax ma soprattutto Celtic sperano nell’impresa.

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