Max, la parabola già discendente sta diventando un crollo verticale

allegri milan-fiorentina (spaziomilan)“E‘ il momento peggiore della mia gestione al Milan”. Bastano queste poche parole pronunciate ai microfoni di Sky Sport alla fine dell’ennesima sconfitta, la quinta in undici partite di campionato, per fotografare al meglio il momento nero, anzi nerissimo, vissuto da Massimiliano Allegri in questo primo quarto di stagione 2013/2014. Se fossimo ad una partita di basket diremmo che alla prima sirena il Milan è sotto di sedici punti, ma mentre nel gioco della palla a spicchi recuperare ampi svantaggi non è impossibile, pensare di rimontare cotanta distanza in ventisette giornate ed approdare nuovamente al terzo posto è francamente difficile da credere, soprattutto se questi punti devono essere rosicchiati a squadre lanciatissime come Roma, Fiorentina, Napoli o Juventus.

Il Milan crolla anche contro una squadra priva di elementi fondamentali come Pizarro, Cuadrado, Gomez e con in campo sbarbatelli come Matos o Vecino o calciatori che non giocano con continuità da anni, come Vargas e la sensazione è che Max stia ormai raschiando il barile della sua esperienza in rossonero. Già ad inizio stagione, con una situazione come la sua, ovvero con un contratto in scadenza e di conseguenza “poteri” depauperati, molti avevano temuto il peggio, ma aspettarsi dodici punti in undici giornale era francamente impensabile, soprattutto se si nota che il Milan non ha gioco, non ha cuore, non ha quella cattiveria che spinge le squadre a “mangiare” il terreno da gioco per conseguire una vittoria. Al Milan si vedono troppi giocatori fragili di nervi ed è clamoroso pensare che un centravanti, Mario Balotelli, abbia già saltato la metà delle partite per squalifica, venendo espulso o ammonito per comportamenti a dir poco puerili.

Certo, le attenuanti sono molteplici, a cominciare da un mercato cannato clamorosamente; troppo tardivo l’acquisto di Rami a gennaio, un terzino serviva come il pane ed invece si alternano due ex trequartisti come Constant ed Emanuelson. Tanti infortuni hanno reso l’infermeria di Milanello sempre stracolma, ma il fatto che molti siamo muscolari ci fa dubitare ancora una volta dalla bontà della preparazione estiva. Da sempre le squadre che iniziano prima la stagione, hanno una partenza a razzo perchè lavorano appositamente per farsi trovare pronte sin dal principio; come è possibile, dunque, che il Milan, pur avendo anticipato la preparazione a causa del preliminare di Champions viene costantemente sovrastato sul piano fisico da qualunque avversario? Sono domande che ci piacerebbe rivolgerti per capire uno dei tanti aspetti di un Diavolo ridotto veramente ai minimi termini.

Se a tutto ciò aggiungiamo che la situazione è poco chiara anche in società, allora la frittata è completa: Adriano Galliani ha perso il suo ruolo di deus ex machina, per il momento la presenza di Barbara Berlusconi non fa altro che creare confusione e non può e non deve essere inquadrata come il tentativo del padre Silvio di stare più vicino ad una creatura in realtà abbandonata da tempo. Allegri non ha più le spalle coperte come un tempo e questa sua tensione la avvertono probabilmente anche i giocatori, che in campo non hanno mordente, non hanno orgoglio ci verrebbe da dire. Caro Max, la fisica ci insegna che un oggetto, dopo aver raggiunto il punto più alto della sua traiettoria, inevitabilmente cadrà disegnando quello che viene definito moto parabolico, fin quando non tocca terra. Se non siamo ancora arrivati a questo punto, ci siamo davvero vicinissimi e questo è un male per te, per la squadra e per tutti i tifosi rossoneri.

Impostazioni privacy