SM RELIVE/ Dolcetti: “Vogliamo costruire il metodo Milan, un percorso progressivo-uniforme”

DolcettiSarà Aldo Dolcetti, coordinatore dell’Area Metodologica del Milan, il protagonista della puntata odierna di “Terza Pagina”, programma in onda su Milan Channel. Certamente, in sua compagnia, saranno affrontati tutti i temi più attuali di casa Milan.

LE DICHIARAZIONI DI DOLCETTI IN PILLOLE

– Fine. 

– Su De Santis, Pacifico e Iotti: “Non è semplice fare dei nomi, direi che tra quelli che hai menzionato c’è la personalità di De Santis e la bellezza di Iotti nelle sue movenze e nella costruzione. Pacifico è un tignoso, è un difensore centrale, nell’immaginario quello marcatore. Ma in generale io ho uno sguardo completo, ogni giorno mi sforzo di avere uno sguardo su tutte le squadre e direi che abbiamo ottime formazioni”. 

– Sui convocati per il Mondiale Under 17: “Per quanto riguarda i nostri ragazzi, Vido ha dimostrato qualità, ha dato i colpi di vera qualità, e ha fatto i due gol non a caso. E’ un ragazzo creativo e non fa niente di scontato. De Santis è stato quello più utilizzato. Si parla di due ragazzi del ’97, in una squadra con gli altri giocatori più grandi di un anno. Fabbro è sempre stato sgusciante, di profondità, pericoloso sotto porta. Calabria è interessante, grazie alla sua duttilità, un ragazzo in gamba. I nostri ragazzi in questa nazionale hanno fatto una buona figura. Come Italia abbiamo fatto il massimo di quello che potevamo fare. C’erano formazioni più dotate tecnicamente, noi siamo stati bravi nella mentalità e abbiamo ottenuto probabilmente il massimo”.

– Sulla gara della Primavera contro il Varese: “E’ stata una partita difficile, ha vinto con sofferenza, con mentalità e carattere, contro una squadra tosta che ha cercato di reagire a un risultato sfavorevole. Questi ragazzi stanno dimostrando qualcosa di importante soprattutto dal punto di vista caratteriale”. 

– Sulla Uefa Youth League: “Ajax? E’ il tema della riconoscibilità, vogliamo fare lo stesso. Vogliamo rendere caratterizzante il nostro modo di formare i giocatori. Vogliamo migliorare per arrivare al nostro obiettivo, senza copiare nessuno ma solo prendendo spunto. Ecco perché questa manifestazione è fantastica, è un confronto importante. L’apertura è possibile solo a 360 gradi con il mondo. E’ importante il tema della prestazione, e capire quali giocatori sono veramente futuribili, che hanno una prospettiva importante. Poi è normale che insieme debbano fare squadra. Nel Milan di quest’anno qualcosa di talentuoso c’è. La trasferta a Glasgow sarà decisiva per la classifica, e il Milan meriterebbe di passare il turno”.

– Sulla Primavera: “Anche in questo caso bisogna sottolineare che il settore giovanile sta lavorando molto bene già da alcuni anni, nell’ottica di essere costruttivi nel lavoro con i ragazzi. La Primavera di oggi è il risultato di un lavoro precedente. Anche la gara con il Barcellona è stata un banco di prova, una gara significativa. La prestazione, il lavoro di squadra, diventano dati davvero importanti. Vedere crescere dei ragazzi e ritrovarli poi nel mondo adulto è importante e sarebbe fondamentale per l’appartenenza al club stesso”.

– Ancora: “L’Area Tecnica Metodologica, al pari di Milan Lab, viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda, cerchiamo una stessa linea di lavoro, che sia coinvolgente, che dia ai ragazzi la capacità di avere le reazioni di gioco”.

– Sui due membri belgi dell’Area Metodologica: “Ricerca e sviluppo debba essere una costante, significa confronto, continuo aggiornamento. Noi vogliamo costruire una metodologia Milan, che prende spunto dal fatto che siamo italiano e siamo il Milan ma che prende cose anche da parti diverse. Il nostro lavoro è aprire la mente, un cambio di mentalità, quasi contro gli stereotipi”.

– Ancora sui giovani: “Un pensiero forte è ossia quanto sia importante lo scout, ossia prendere giocatori di qualità. Noi da Milan dobbiamo cercare i ragazzini più talentuosi. Al pari dello scout è importante la formazione: tra tot anni, cosa potranno essere realmente questi ragazzi? L’Area Metodologica sta cercando di trovare il percorso formativo migliore, che sia progressivo ed uniforme”. 

– Sul progetto giovani del Milan: “Io credo che sia logico nella storia del Milan. Il Milan ha da sempre il pensiero di essere un modello, ecco perché modello Milan: essere modello qui per esserlo in tutto il mondo. C’è un’idea che si fa azione e che diventa struttura”.

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