Ecco il team di psicologi che aiuta i giovani rossoneri

Allievi Nazionali_3Non solo dirigenti, allenatori e giocatori. Nel Milan che vuole diventare una società modello nel mondo esiste anche una fitta rete di psicologi per aiutare il processo di crescita dei bambini e dei ragazzi rossoneri. La giornalista Eleonora Giovio, per il portale deportes.terra, ha realizzato un’analisi molto interessante su questo ‘team’ di esperti che lavora all’interno del Milan, scoprendo una realtà che in pochi conoscevano. Per ogni fascia d’età, dai 9 ai 20 anni, esiste uno psicologo e in più ci sono anche sette educatori attivi per 24 ore nella residenza dei ragazzi, un vero e proprio albergo dove i giovani rossoneri possono rilassarsi, studiare e alimentarsi in maniera corretta.

L’autore principale di tutto questo è Filippo Galli, direttore del settore giovanile del Milan che alla Giovio ha spiegato come è nata l’idea: “In un primo momento è stato un progetto di collaborazione con la facoltà di psicologia dell’Università Cattolica di Milano, poi successivamente è stato trasformato in qualcosa di innovativo nel mondo calcistico. Nessun club in Italia dispone di un team composto da psicologi. Riteniamo fondamentale l’aspetto mentale dei ragazzi“. Andrea Pecciarini, psicologo B, al suo secondo anni al Milan spiega quali sono i loro compiti: “Ci sono giocatori che sanno di aver bisogno di una cura mentale ma hanno paura di dirlo.Ogni volta cito l’esempio di atleti campioni assoluti come Federer, Jordan, Magic Johnson  che fanno o hanno fatto della forza mentale uno dei loro punti di forza per rimanere ad alti livelli per così molto tempo. Molti giovani non si sentono all’altezza e hanno paura di fallire, così li chiamo prima della partita per cercare di infondere loro un po’ di coraggio”

Una realtà interessante, un processo formativo che spinge prima di tutto a formare degli uomini che sappiano affrontare la vita con la giusta determinazione e autostima perchè di tutti i bambini e ragazzi del settore giovanile, solo pochi trasformano la passione e il lavoro per cui bisogna anche insegnare loro che c’è dell’altro oltre al calcio e che il resto è altrettanto bello e stimolante come una partita. Una sfida che il Milan vuole vincere e cercare di esportare questa realtà in molte società italiane ed estere perchè per questi psicologi aiutare un ragazzo a reggere le pressioni mentali e a tirare fuori il meglio della sua personalità vale quanto uno scudetto e una Champions League.

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