Brocchi: “Champions col Milan e Coppa Italia con la Lazio: emozioni indescrivibili”

Brocchi MilanIn un’intervista esclusiva sulla rivista Lazialità l’allenatore degli Allievi I/II divisione Cristian Brocchi si è raccontato. Ha ripercorso tutta la sua storia di calciatore in più di 30 domande, spaziando dall’esordio col Verona sotto la guida di Prandelli, passando per l’Inter, le grandissime vittorie col Milan di Ancelotti, la Coppa Italia vinta con la Lazio, finendo con Reja, Marchetti, Lotito, Hernanes e Klose. Un viaggio nelle memorie dell’ex centrocampista rossonero che ora è chiamato all’esperienza di guidare giovani talenti sulla via del professionismo, cosa tutt’altro che facile.

Della storia vissuta a Milanello non possono che essere rimasti ricordi strepitosi ed emozionanti. Quella Champions sollevata a Manchester contro la Juventus è uno dei momenti più alti toccati dal Milan e da Brocchi come giocatore. Così la descrive:Penso che per un giocatore sollevare la Champions League sia l’emozione più grande che si possa vivere. Il top. La fortuna era che la squadra oltre che composta da fuoriclasse era un gruppo solido e vero, fatto di grandi persone. Nell’era Ancelotti siamo riusciti a vincere tutto quello che abbiamo vinto proprio grazie a quello”. Le critiche gli scivolano addosso e a chi dice che la Champions l’ha vinta solo perché con lui giocavano dei campioni risponde così: “Alla Lazio non c’erano top-player ma un ottimo gruppo e la gioia di alzare un trofeo come la Coppa Italia la paragono alla Champions col Milan.

I programmi per il futuro vuole farli con calma, ma già sa che la strada dell’allenatore è ciò che vuole intraprendere. Ora farà esperienza con le giovanili rossonere ma il sogno nel cassetto è di allenare una grande squadra, e non lo nasconde. Magari nelle sue due squadre del cuore: Milan o Lazio. O forse seguendo le orme di chi lo lanciò a Verona: Cesare Prandelli. A cosa più della nazionale azzurra può ambire un allenatore?

Impostazioni privacy