Severino (ag. FIFA): “Il cambio Allegri-Inzaghi non avverrà prima di giugno. Su Kakà…”

kaka 2 milan-fiorentina (spaziomilan)Milan in piena crisi, e la confusione in società regna sovrana. Barbara si vuole creare il suo spazio, mentre Adirano Galliani dove difenderlo per non perdere la cadrega. Tutto sommato, in realtà, se ognuno facesse il suo, la convivenza potrebbe anche continuare ad essere pacifica e produttiva, se non fosse che c’è un grossissimo problema: i risultati non arrivano. In un mondo come il calcio in cui più di tutto conta il risultato che diventa una delle poche risorse d’introito (l’accesso alla Champions ha più volte fatto pareggiare i conti al Milan), ad oggi il Milan vive estraneo da ciò, avulso dallo spirito vincente e disfacendosi del manto glorioso che l’ha accompagnato in trent’anni di era Berlusconi.

Dei problemi del Milan e di mercato ha parlato in esclusiva a IlSussidiario.net l’agente FIFA Liborio Severino. Partendo da quello che sembra essere il problema numero uno: la situazione vacillante del mister. Su Allegri pensa:Non credo vada via prima di fine stagione. Anche perché allenatori liberi che potrebbero prendere in mano il Milan non ce ne sono. In più non credo che si getterà subito Inzaghi nella mischia. Sarebbe meglio puntare su di lui a pedine ferme anche per non rischiare di bruciarlo subito. Allegri attende il mercato per rinforzare la rosa e risalire”. Mercato rossonero che verte principalmente sulla difesa, con l’arrivo di Rami:Non credo che il Milan si muoverà ulteriormente in questo senso, i costi sono alti per spese di metà stagione”. Infine una battuta su Kakà: “Andiamoci piano a dire che è tornato, diciamo che ha iniziato alla grande, ma per vedere il fuoriclasse di qualche anno fa dobbiamo ancora attendere”.

Secondo Severino, dunque, Allegri dovrebbe poter continuare ad allenare il Milan in un remake della passata stagione, in attesa dei risultati che ad oggi stanno andando di male in peggio. Il fatto che, come ammesso dallo stesso mister, sia la peggior stagione sua personale, ma possiamo anche ben dire una delle peggiori del Milan e di sicuro dell’era berlusconiana, la dice lunga sul momento attuale del diavolo. Invertire il trend è un obbligo morale, ritrovare lo spirito un dovere nei confronti (soprattutto) dei tifosi. La vittoria deve essere del Milan.

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