Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Editorialista per IlSussidiario.net, collabora con La Gazzetta dello Sport, Il Giornale e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason.

Ebbene, a poco più di dieci mesi di distanza, il Ricky dei “Certi amori non finiscono…” è tornato, oggi come oggi sembra più possibile vederlo da regista “alla Pirlo” e Sapo si è tolto la soddisfazione di segnare il suo primo gol in maglia rossonera accanto al beniamino di sempre. Una storia da Milan, c’è poco da dire: una storia che riconcilia il tifoso, sempre più confuso, con la passione sempre più vera. Lo dicono tutti: Riccardo, il “giovane” è umile, attento, educato, fin troppo timido in uno dei mondi sportivi più smaliziati e carichi di tentazioni. “Ho incontrato Riccardo nel gennaio del 2010, mentre frequentava la scuola – spiegò pochi mesi fa sempre a SpazioMilan.it il suo mental coach Roberto Civitarese –, si divertiva e giocava nell’Empoli. Sentiva di non riuscire a dare il massimo e così è nato il nostro contatto. Non mi sembra poco…“. Una chiosa quantomeno enigmatica, che Civitarese ci decriptò immediatamente: “Rivolgersi a un mental coach quando si è così giovani è una dimostrazione di serietà e lucidità sui propri obiettivi futuri“.
I primi tre, per ora, sono stati già raggiunti: giocare nel Milan, giocare con Kakà, segnare il primo gol in rossonero. Riccardo ha classe, non ci sono dubbi: sarà importante non mettergli fretta nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, permettergli di crescere e di mostrare a tutti, step by step, il potenziale a sua disposizione. “È un giocatore di grande avvenire. Ovviamente sarà da valutare l’impatto con una grande realtà come il Milan. Ha qualità tecniche indiscusse, dovrà dimostrare personalità“: parole e musica di Bepi Pillon, suo allenatore all’Empoli nella stagione 2011/2012, a dimostrazione che nessuno, ma proprio nessuno abbia risparmiato di proposito commenti lusinghieri sul classe ’91. Se poi le origini romagnole non dovessero mentire (Ricky è nato a Forlì e gli esempi vincenti di connubio Milan-Romagna si sprecano), abbiamo tutti gli elementi a disposizione per credere che il destro chirurgico di Berna possa essere solo il primo di una lunga, lunga serie.
Twitter: @Chrisbad87
This post was last modified on 18 Novembre 2013 - 14:32