Allegri azzecca il modulo, non i nomi: è mancata una prima punta

matri milan-samp (spaziomilan)Andare a Barcellona a fare la partita non era nei piani, e questo si sapeva. Che tutte le squadre si presentano al Camp Nou pensando prima a chiudere gli spazi e poi a ripartire, si sapeva già anche questo. Ma che una squadra pur di non prenderle gioca senza attaccanti pare una soluzione quantomeno ridicola. La scelta della formazione, in termini di tattica, non ha stupito: Allegri ha optato per un prudentissimo 4-4-1-1 che contro il Barcellona non è da buttare via. Il fatto sta nello schierare undici giocatori per ripartire nel modo più efficace possibile. La presenza di El Shaarawy, come detto anche da Allegri, avrebbe fatto molto comodo per caratteristiche, ma le scelte non sono state azzeccate.

La decisione di Allegri di far giocare due mezzepunte veloci come Kakà e Robinho davanti, ha un fondamento logico, ma ha stupito un po’ per due motivi: il primo è che Kakà per sue proprie qualità si sa che è uno che torna fin quasi sulla linea dei centrocampisti lasciando troppo spazio tra sé e il primo attaccante; il secondo è che Robinho anche fisicamente non può fare reparto da solo. Per giocare con quei due là davanti, sarebbe stato utile avere un centrocampista abile in passaggi rasoterra e precisi di almeno 40 metri, cosa che avremmo in Montolivo, se solo non ci fossero stati contro dei forsennati come Iniesta e Xavi che col loro pressing asfissiante non concedevano neanche un semplice passaggio breve. L’unica soluzione è stato il lancio lungo e alto. Piquè e Mascherano hanno avuto gioco facile con Robinho, limitandolo fino ad escluderlo dalle sporadiche giocate rossonere.

Senza contropiedisti (come El Shaarawy), sarebbe servita senza dubbio una prima punta capace di tenere palla e far salire e respirare la squadra. Non per forza avrebbe dovuto giocare Balotelli dall’inizio, anche se quando è entrato ha dimostrato di essere un fuoriclasse, ma magari Matri. La punta ex Juve non è stata fatta entrare nel match con la Fiorentina nel tentativo di preservarlo per i blaugrana, salvo poi venire escluso pure dal big match di Champions. E dirò di più, per ripartire meglio forse sarebbe stato utile il tandem Balo-Matri anche a costo di escludere il rinvigorito Kakà: i due avrebbero senza dubbio allungato un Barcellona apparso a tratti disunirsi da sé dando più spazio agli inserimenti di Muntari e Poli e soprattutto avrebbero controllato molti palloni nella metà campo catalana dando respiro dal pressing a tutto campo di Neymar e compagni. Era un’idea. Ma si sa: siamo tutti allenatori fuori dal campo…

(Foto in evidenza: AcMilan.com)

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