Con Allegri, gli ottavi sono una garanzia: quattro su quattro

La prima soddisfazione stagionale è arrivata dopo una delle partite più sofferte della storia del Milan. Ma l’obiettivo è stato raggiunto, anche in un’annata in cui davvero, fin qui, è andato tutto storto (infortuni, gioco di squadra, risultati deludenti e mercato semifallimentare). I rossoneri sono, per il quinto anno consecutivo, agli ottavi di Champions League. Girone e primo turno superato, quindi, come accade ogni anno (a parte nelle stagioni 2001/2002 e 2008/2009 in cui la squadra giocava in Uefa) ormai dal 1999/2000 quando proprio il Galatasaray estromise la compagine, allora allenata da Alberto Zaccheroni, dalla coppa delle grandi orecchie. Ora, in panchina c’è Massimiliano Allegri e con lui il Diavolo ha sempre superato il primo turno e, per quattro anni di fila, ha sempre partecipato al secondo sorteggio di Nyon.

Certo, gli avversari del girone non erano grandissime squadre ed il Milan, soprattutto ieri, ha rischiato seriamente il declassamento in Europa League, ma alla fine quello che conta è il risultato. Avanti con gli ottavi, quindi, come l’anno scorso quando ci si qualificò secondi davanti ad Anderlecht e Zenit, come due anni fa, quando si eliminarono Bate Borisov e Viktoria Plzen e tre anni fa, quando Ibra e compagni ebbero la meglio su Auxerre ed ancora Ajax. Quattro secondi posti, quindi, per Mister Allegri. Ancora una volta il tecnico livornese si è preso una piccola rivincita su detrattori e critica che, mai come quest’anno, lo ha davvero massacrato. Molti saranno quelli che non avranno certamente cambiato idea, a maggior ragione dopo questa qualificazione raggiunta con i colpi al cuore ed i patemi d’animo, ma la capacità di farsi scivolare tutto addosso (ed è veramente difficile se sei l’allenatore del club più titolato al Mondo) e continuare a lavorare contro tutti e con pochissimi al suo fianco, è un pregio che il buon Max ha sempre dimostrato di avere.

Il tanto agognato panettone lo mangerà anche quest’anno ma il difficile arriva ora. In quella che, quasi sicuramente, sarà la sua ultima stagione alla guida del Milan, l’ex tecnico rossonero dovrà ancora una volta cercare di fare un “miracolo sportivo” e risollevare una situazione di classifica che è davvero preoccupante e difficile. E poi ci sarà la soddsfazione di scontrarsi con una grande squadra tra febbraio e marzo nel prossimo turno della massima competizione europea. Nessuno si aspetta la vittoria finale da questo Milan ma almeno di fare bella figura in quello che ormai è diventato un vero e proprio tabù ottavi (superato solo una volta in questi quattro anni). Sarà impresa ardua ma sicuramente il Diavolo partirà da sfavorito e, non avere nulla da perdere insieme ad una squadra che potrebbe beneficiare di qualche nuovo acquisto e di una maggiore condizione e convinzione fisica e mentale, potrebbe costituire una carta da giocarsi fino in fondo per questo Milan, ancora una volta in Champions a febbraio con Allegri.

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