Balotelli privato: “Rifuggo la notorietà e chiedo chiarezza su Pia. Credo nella risalita del Milan”

La Gazzetta dello Sport ha incontrato Mario Balotelli per una lunga intervista sul suo momento attuale, sia dal punto di vista calcistico, sia da quello personale e le dichiarazioni che sono emerse dalla bocca di SuperMario sono indubbiamente interessanti per aiutare a capire un personaggio molto controverso soprattutto quando si spengono i riflettori del campo. L’inizio non può che essere sulla vertenza dinanzi al tribunale di Brescia relativamente alla paternità della piccola Pia, paternità dichiarata ma non ancora legalmente riconosciuta.

Finalmente in Tribunale verrà verificato se la figlia di Raffaella Fico è davvero mia. Se ho ancora dei dubbi è perchè per un anno intero ho cercato un accordo con la Fico su dove, e come, fare il test del Dna. Ho pensato tante volte di incontrarle, ma non so se sarebbe stato giusto per la bambina. Non posso presentarmi se non sono sicuro di essere suo padre perché i bambini non vanno delusi dagli adulti che poi spariscono. E io ne so qualcosa… Ho detto sempre che, una volta appurato che la bambina è mia figlia, farò per intero il mio dovere verso di lei“. Cioè? “Farò quello che il Tribunale di Brescia deciderà. E spero che non mi diranno soltanto di dare dei soldi alla Fico, perché vorrei poter anche fare il padre stando attento che nessuno danneggi la bambina per smania di notorietà. Del resto io sono continuamente alla ricerca di normalità, ma so di essere un privilegiato. E chi crede che sia un montato vuol dire che non mi conosce bene. Chiedo solo una tregua e il tempo necessario per sistemare un po’ di cose. Anche la chiarezza su Pia può aiutarmi in tal senso“.

SuperMario, mai così estroverso sulla sua vita privata, trova il tempo per parlare anche di calcio e del suo Milan: “Personalmente sto uscendo da un brutto momento, ma il duro lavoro vedo che inizia a dare i suoi frutti. L’obiettivo e l’auspicio è quello di tornare ai livelli di inizio 2013. Il 2014 spero possa regalarmi tante belle cose. Conto di fare il mio nel Milan, la risalita in classifica è possibile. Anno, quello che entrerà a breve, nel quale ci sarà anche la rassegna Mondiale: “Il Campionato del Mondo è tutta un’altra storia, voglio arrivare in Brasile al massimo della condizione e nulla può esserci precluso“.

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