Birsa, adesso arrivano i rivali

Il magico momento di Valter Birsa con la maglia rossonera sembra essere terminato il 23 novembre, in Milan-Genoa, con un colpo di testa da due passi a pochi minuti dalla fine che avrebbe potuto dare i tre punti al Milan e invece si è spento sul fondo. Fine, stop, the end. Birsa è sparito dai radar rossoneri, seppur Allegri gli dia sempre molto spazio e sia uno degli uomini più utilizzati da inizio stagione. I maligni sostengono per mancanza di alternative, ma la verità è un’altra: adesso, con i rientri di El Shaarawy, Saponara e l’arrivo di Honda a gennaio, il campo per Birsa sarà sempre più lontano. Perchè Kakà non si può toccare.

I numeri, fino ad oggi, danno ragione allo sloveno: 14 gare in rossonero, due gol e un assist, per un totale di meno di mille minuti giocati. Birsa, però, ha la caratteristica di essere il jolly di Allegri. Il tecnico livornese, infatti, da settembre ad oggi non ha mai concesso i 90′ allo sloveno se non nella sciagurata di trasferta di Parma, nella quale proprio Birsa all’ultimo minuto si fece notare per una mal disposizione in barriera con la partecipazione di Matri che costò un punto nella classifica dei rossoneri. Birsa così, con Allegri, è sempre entrato a partita in corso oppure è stato sostituito durante il match.

Ma i ritorni di El Shaarawy e Saponara prima, e quello di Robinho più lontano, ma soprattutto l’arrivo a gennaio di Honda, dovrebbero far slittare Birsa nelle gerarchie per il ruolo di trequartista. Ma chi si sarebbe mai aspettato un rendimento così elevato dello sloveno sino a questo momento? Dunque, aspettiamoci altre sorprese: Birsa vuole ancora stupire.

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