SM ESCLUSIVO/ Bisconti (Ass. Sport Milano): “Sarà un derby triste, ma soprattutto un grave danno per Milano. Spero in un dietrofront, ma serve prevenzione”

Un grave danno all’immagine della città, dello stadio Meazza e del tifo, più in generale”. Chiara Bisconti, assessore allo Sport del Comune di Milano, non usa mezzi termini per definire la decisione di chiudere la Curva Nord nerazzurra in occasione del derby Inter-Milan di domenica prossima a San Siro. In un’intervista esclusiva a SpazioMilan.it l’assessore auspica un ripensamento in extremis della giustizia sportiva, ma soprattutto indica un’ipotesi di lavoro per il futuro.

Assessore Bisconti, che derby sarà senza una parte del tifo organizzato?
Un derby triste, frutto di una decisione che penalizza il calcio, lo spettacolo e i valori sano che questo sport sa trasmettere”.

Crede in un dietrofront?
Lo spero, anche perché questa decisione rischia di provocare un grave danno all’immagine di Milano, anche sul piano internazionale. Sul tema del razzismo bisogna cambiare marcia”.

In che modo?
“Le misure repressive non servono, sono un tampone di corto respiro. Sarà banale, ma credo che sarebbe necessario che tutti si impegnassero nella prevenzione per evitare che si verifichino cori e striscioni discriminatori. Punire dopo penalizza solo il tifo sano, che fortunatamente rappresenta la quasi totalità dei sostenitori”.

Cosa può fare un’istituzione come il Comune di Milano?
“Sensibilizzare i più giovani, investendo sulla cultura dello sport. Ribadisco qui la proposta di far ricadere sugli enti territoriali i soldi incassati dal pagamento delle multe inflitte alle società di calcio. Con quei fondi potremmo mettere in campo progetti di formazione”.

Con quali effetti?
“Effetti più lunghi di una soluzione tout-court come quella di chiudere una parte dello stadio, ma effetti più sani e durevoli. Serve diffondere i valori dello sport anche attraverso un civismo diffuso del quale sentiamo tutti il bisogno”.

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