Inzaghi: un anno da grande Mister

“La cosa più difficile da allenatore? Ho dovuto ripartire da zero. Per allenare non basta solo la voglia, sto avendo una grande opportunità ma devo crescere ancora. Sono pronto a tutto”. E l’anno che si sta per chiudere ha regalato tutto a Mister Inzaghi, forse anche emozioni che non si sarebbe mai aspettato. Il 2013 di Filippo Inzaghi inizia da allenatore degli Allievi Nazionali del Milan che aprono l’anno con una vittoria per 3 a 0 col Verona. A febbraio si gioca il derby. All’andata avevano vinto i nerazzurri, ma al Vismara un gol all’ultimo minuto di Anelli regala il pareggio al Milan e parole di grande incoraggiamento da uno spettatore speciale, Adriano Galliani: “ho esultato come fosse la Prima Squadra. Un derby è sempre un derby. Stiamo potenziando il settore giovanile con energia e passione: pochi in Europa stanno lavorando come noi. Sono sicuro che Inzaghi diventerà un grande allenatore”.

Il torneo Arco di Trento – Beppe Viola porta sul campo una sfida inedita. I fratelli Inzaghi si scontrano sulle panchine di Milan e Lazio per raggiungere le semifinali del torneo. A spuntarla è Simone, ma il lavoro svolto da Pippo e la crescita dei ragazzi si vede. Iniziano inoltre a girare le prime voci su un suo possibile passaggio in Primavera nella stagione successiva. Prima però si deve conquistare il passaggio alle final eight e la vittoria col Chievo a Verona permette al Milan di restare saldo al terzo posto ad appena un punto dai veneti ed iniziare a credere nel sogno scudetto. Come ha confermato Mister Inzaghi al termine della partita: “È dalla gara d’andata che non perdiamo, 15 vittorie e 4 pareggi. Oggi abbiamo fatto una grandissima partita e abbiamo voluto fortemente la vittoria. Ora giochiamo domenica con l’Udinese senza avere troppo tempo per recuperare ma siamo carichi. I miei ragazzi meritano le final eight”. In casa i ragazzi di Inzaghi non deludono e conquistano un meritato 3-1 in rimonta. La sfida dell’Ispra contro il Varese diventa quella decisiva per andare a Chianciano. E gli allievi di Mister Inzaghi non mancano l’appuntamento del 25 aprile, con una doppietta di Fabbro e l’affondo di Felicioli che danno il via alla festa rossonera. Alle Final Eight ci sarà anche il Milan.

Nella pausa prima delle finali scudetto, il 7 giugno, la società conferma ufficialmente il passaggio di Inzaghi sulla panchina della Primavera per la stagione 2013-14. “Il Milan mi stupisce sempre e mi rende orgoglioso. Mi fa piacere allenare il prossimo anno la Primavera, a cui manca da tanto il titolo italiano e faremo di tutto per vincerlo. Dovrò dimostrare a tutti di essere una persona credibile”. E se c’erano dubbi Mister Inzaghi li spazza via durante le Final Eight dove gli allievi affrontano un difficilissimo girone con Juve, Inter e Genoa. La vittoria per 1 a 0 sui cugini nerazzurri è una vera impresa, considerato che l’Inter non perdeva da 26 partite, mentre il sofferto pareggio col Genoa permette di raggiungere le semifinali con l’Empoli. Una partita che è stata combattuta fino alla fine e decisa tristemente dai calci di rigore.“E’ stata una bella gara, ma la lotteria dei rigori a volte è davvero crudele. C’è rammarico per i ragazzi, meritano tanti complimenti perché hanno fatto un cammino straordinario. Gli ho detto di farsi un applauso perché non possiamo dimenticarci da dove siamo partiti, arrivando vicino allo scudetto: il gruppo è cresciuto molto e l’anno prossimo ci riproverà. Sono orgoglioso di loro”.

Un gruppo che tuttavia non ha lasciato il suo allenatore. In molti sono passati dagli allievi alla primavera e hanno raggiunto Mister Inzaghi al ritiro di Pinzolo a fine luglio. Il lavoro svolto durante l’estate porta subito risultati, i rossoneri non perdono un match fino al 23 novembre, un rocambolesco 3 a 2 col Brescia. La partecipazione in Youth League permette inoltre ad Inzaghi di respirare nuovamente l’aria dell’Europa e i suoi ragazzi sembrano aver ereditato quella stessa affinità, qualificandosi con un turno di anticipo agli ottavi. Tutte le sfide sono state delle lezioni importanti, ma il pareggio in casa del Barcellona è stata una prova di forza che ha reso Mister Inzaghi davvero orgoglioso. E come ha detto in passato “Forse qualcosa di me lo hanno preso”. I risultati ottenuti lo hanno inserito nella lista dei possibili sostituti di Allegri, ma secondo indiscrezioni raccolte da SpazioMilan.it, Inzaghi non si sente ancora pronto per sedere sulla panchina della prima squadra e preferirebbe proseguire con tranquillità il proprio percorso di crescita. Un percorso che ricomincerà col recupero del derby e il big match contro l’Atalanta. Per adesso però Buon Anno Mister!

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